• Progetto
  • Partners
  • Glossario
  • Pubblicazioni
  • Eventi
  • News
  • Contatti
  • Scopri la ceramica italiana
  • Mappa
  • Storia
  • Tecnologia
  • Design
  • Itinerari
  • Scopri la ceramica italiana
  • Mappa
  • Storia
  • Tecnologia
  • Design
  • Itinerari

Ceramiche Veggia S.p.A.




Via Radici in Monte 61 42013 Casalgrande Veggia RE
Profilo Produttivo
Pavimenti, Rivestimenti
Tipologie
Bicottura rossa (faenza smaltata) dal 1923 Monocottura chiara porosa dal 1965 Grès rosso smaltato dal 1969 Grès porcellanato dal 1969 Biscotto da smaltare dal 1969
Evoluzione giuridica e anagrafica
anni '20 del '900 denominazione: Ceramica Carani & Giglioli
1931 denominazione: Industria Ceramica Veggia
1934 denominazione: Soc. in Acc. E. Carani & C.per l'Esercizio dell'Industria Ceramica Veggia
1965 denominazione: Ceramica Veggia S.p.A.
1969 denominazione: S.I. Cer. Veggia (Società Industrie Ceramiche Veggia)
1972 denominazione: Nuova Ceramica Veggia
Descrizione
Nei pressi del letto del fiume Secchia, nel 1911 in territorio reggiano, viene progettata una produzione di piastrelle per rivestimenti: Società anonima per la fabbricazione delle piastrelle d’argilla smaltate.
(Nella zona era in funzione una fornace da tempi ben più remoti, addirittura dalla fine del Seicento, potendo usufruire delle ricche cave argillose Valentini).
Era l’epoca in cui si avvertiva uno sviluppo edilizio generale, l’Ing. Giuseppe Benevelli e l’Avv.Giuseppe Matteotti progettarono dettagliatamente l’impianto di una fabbrica di piastrelle.

La produzione prese quota nei primi anni Venti, nel settore delle pavimentazioni servendosi di argille ferruginose.
A causa delle difficoltà associate allo scoppio del primo conflitto mondiale, l’azienda divenne operativa a pieno regime solo in epoca posteriore (anni Venti) come ricordano le date installate sulla sommità delle facciate di alcuni edifici dell’azienda. Nel marzo del 1931 viene costituita la società “Industria ceramica Veggia, la cui produzione era caratterizzata da un elevato livello qualitativo e artistico. I soci della nuova azienda erano Egidio Carani, il figlio Eugenio (che divenne successivamente, il fondatore della S.A.C.E.S.) e Guido Giglioli. Lo stabilimento industriale era ubicato in località Veggia di Casalgrande, mentre la sede sociale era situata a Sassuolo, in via Menotti n. 3. Qualche anno dopo, e precisamente, il 3 giugno 1937, la sede sociale fu trasferita a Milano (in Corso Italia 1) incrementando il capitale sociale.
L’approvvigionamento idrico, indispensabile per l’alimentazione delle centraline e la prossimità al collegamento ferroviario con Modena Reggio Emilia facilitarono la produzione e la conseguente distribuzione. Era la fine degli anni Trenta quando su brevetto di Antonino Dal Borgo e Maurizio Korach nacque il prodotto denominato: Kervit, caratterizzato da un pregiato impasto bianco caolinico con aggiunte di feldspati, argille bianche e chamotte di piastrelle smaltate per facilitare la greificazione. I vantaggi offerti dal Kervit erano molteplici: la minor quantità di materia prima occorrente, la riduzione dei tempi della produzione e della cottura, la leggerezza, la possibilità di confezionare dentro un’unica scatola una quantità maggiore di prodotto. Ma si trovava davanti a un problema da risolvere: la piastrella, posata tradizionalmente a calce e cemento, era risultata soggetta a tensioni per dilatazione da crearne il distacco. Enzo Munarini, chiamato familiarmente Munaréin, interfacciandosi con la ditta produttrice di additivi Mapei, sciolse il problema creando il collante per mattonelle. La Ceramica Veggia è stata la prima azienda del settore a proporre piastrelle in combinazione di un adesivo cementizio, autobagnante a presa rapida e media flessibilità per pavimenti, rivestimenti, interni ed esterni. Il collante protagonista era “Adesilex P4”. Purtroppo il Kervit non fece altra strada e quando per Ceramica Veggia giunse il momento di dichiarare il fallimento, questa produzione sparì dal mercato. La formatura delle piastrelle avveniva tramite il colaggio su lastre refrattarie. La cottura avveniva con cicli della durata di 12/16 ore a 980°C. Lo spessore sottile, l’impasto greificato, la leggerezza, un basso assorbimento erano una profusione di caratteristiche per rendere un buon sviluppo cromatico.
La tonalità bianca era la più richiesta. Per la ricerca e lo sviluppo che riguardava la progettualità stilistica, Veggia si affidò alla competenza di Korach, tecnologo e insegnante ungherese in stretta collaborazione con Gaetano Ballardini presso l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza.


Documentazione Fotografica

Foto dall'alto dello stabilimento, anni '30

Operai davanti alla palazzina degli uffici della Ceramica Veggia (1933), immagine tratta dal volume: Sassuolo nel cassetto: immagini di vita p. 44

Foto dall'alto dello stabilimento, in secondo piano si nota il frantoio, (anni '50-'60), immagine tratta dal volume: tutto quello che devi sapere sulle tue origini/Zibaldone fotografico sassolese, p. 116

Giugno 2018, foto di un capannone dello stabilimento storico con data sulla sommità

Giugno 2018, foto della facciata stabilimento storico lungo via Radici

Giugno 2018, foto della ex centrale idroelettrica della Ceramica Veggia riconvertita in abitazioni

Rivestimento in piastrelle già nell'atrio delle ex scuole comunali di viale XX settembre a Sassuolo, fine anni '20 inizio anni '30. Immagine tratta dal volume: Album sassolese: primi 900, p. 79

Talloncino sceglitrice Kervit, conservato presso l'Archivio del Centro di Documentazione dell'Industria Italiana della Piastrelle di Ceramica, Sassuolo, Modena. (anni '50-'60 del '900)

Immagine pubblicitaria tratta dal volume: Repertorio dei produttori italiani, ceramica per edilizia ed usi industriali, 1969, [p. 153]




Dal Borgo Antonino
Korach Maurizio

Condividi su...
Share on Facebook
Facebook
Pin on Pinterest
Pinterest
Tweet about this on Twitter
Twitter
Share on LinkedIn
Linkedin


  • Scopri la ceramica italiana
  • Mappa
  • Storia
  • Tecnologia
  • Design
  • Itinerari

Mater Ceramica @ 2018

MATER Ceramica

c/o Confindustria Ceramica
Viale Monte Santo 40
41049 Sassuolo MO - Italy

Telefono +39 0536 818 111
Email materceramica@confindustriaceramica.it

 

  • Progetto
  • Partners
  • Glossario
  • Pubblicazioni
  • Eventi
  • News
  • Contatti
Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.Accetta Informazioni