Inserito nella splendida cornice del Giardino Pubblico, al museo si accede da via Roma, attraverso Il “Teatrino”, uno scenografico belvedere sulla Piana di Catania eretto nel 1792 da Natale Bonaiuto. Esso è formato da rampe di scale che si intrecciano fra sedili, gradinate e terrazze in arenaria movimentata da inserti in maiolica policroma di Caltagirone, che culmina con un loggiato a tre fornici di stile rinascimentale, all’interno del quale si trova l’ingresso al museo. Il museo conserva una raccolta di ceramiche dalla preistoria agli inizi del XIX secolo, con particolare riferimento alle produzioni siciliane ed in particolare alle manifatture di Caltagirone. Il Museo si articola in sezioni. Nella sezione preistorica sono esposte ceramiche siciliane che offrono una panoramica completa da Neolitico fino alle produzioni indigene coeve ai primi secoli della colonizzazione greca. La sezione antica ospita ceramiche greche a figure nere e a figure rosse, tra le quali un cratere del V secolo a.C. che raffigura la bottega di un vasaio al lavoro sotto l’egida di Atena rinvenuto proprio a Caltagirone. In questa sezione trova posto anche una celebre lastra in calcare con rilievo raffigurante due sfingi attergate sottostanti un fregio di comasti danzanti, che risale ad epoca greca arcaica. Nella sezione vi sono anche numerosi esempi di coroplastica ellenistica, vetri romani e una ricca serie di ceramiche di età bizantina.

La sezione medievale ospita le riproduzioni in scala di due fornaci, una di periodo arabo, l’altra di epoca angioina-aragonese, delle quattro rinvenute nel 1960 ad Agrigento. Vi si espongono anche ceramiche invetriate databili ad epoca islamica e al basso medioevo, fino allo sviluppo delle prime maioliche e di quelle decorate a lustro. Nella sezione rinascimentale ed in quella barocca sono esposte maioliche prevalentemente prodotte a Caltagirone fino al XVII secolo con vasta rappresentanza di arredi domestici o sacri. La grande sala ospita la sezione moderna, con ampia panoramica della maiolica siciliana di XVIII e XIX secolo. Oltre ad arredi domestici ed ecclesiastici, sono rappresentati i pavimenti e le terrecotte figurate, da quelle settecentesche di Giacomo Bongiovanni a quelle veriste delle botteghe ottocentesche, ed esemplari del presepe siciliano in ceramica.


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