Discende da un’antica famiglia di ceramisti savinesi. La sua formazione artistica si perfeziona all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nell’agosto 1909 si trasferisce a Borgo San Lorenzo (FI), dove lavora presso la Fornace Chini. Lavora come scultore e modellatore presso diverse manifatture di Sesto Fiorentino, tra le quali la Richard-Ginori, la Società Ceramica Colonnata, la SIFMA e la SACA.
L’attività a Monte San Savino, assieme al padre, al fratello e alle sorelle, potrebbe essere
attestata nel 1914 dalla partecipazione alle esposizioni tenutesi a Castiglion Fiorentino (AR), dove la ditta Federigo Aretini e Figli presenta la sua produzione di maioliche artistiche. Sul finire del 1918 apre, in Corso Sangallo, la ditta denominata Antica Bottega del Ceramista Aretini Zulimo.
Nel luglio 1925 si trasferisce con la famiglia da Monte San Savino ad Arezzo dove attiva una nuova sede della ditta Antica Bottega del Ceramista Aretini Zulimo. L’attività di questi anni è ricca di numerosi riconoscimenti e premi ricevuti in esposizioni d’arte e d’artigianato (1924 – Livorno, Pesaro; 1925 – Terni, Torino, Livorno; 1926 – Firenze), che attestano l’innovazione delle sue creazioni decorative, costituite principalmente da ceramiche graffite-policrome. Nel 1926 apre a Deruta la Società Anonima Maioliche Zulimo Aretini, affidatagli dalla Società Anonima Maioliche Deruta e nel 1929 si consorzia con il Consorzio Italiano Maioliche Artistiche (C.I.M.A.), una delle più importanti organizzazioni del settore.
Negli anni Trenta continua a lavorare tra Arezzo e Perugia.
Nella seconda metà degli anni ’40, dopo un periodo di residenza in Svizzera, a Ginevra, per motivi di lavoro, la sua prolifica carriera di ceramista continua nel nord Italia tra Novara e Pavia dove, dal 1949 al 1959, fonda almeno tre nuove fabbriche.
In seguito l’attività dell’Aretini si sposta in Lombardia ove, a Groppello Cairoli (PV),
costituisce la ditta Ceramica Artistica Aretini Zulimo e Clavio; infine, sempre nella stessa
provincia, avvia a Casteggio la produzione di quella denominata Ceramica Fiorentina.
Negli anni ’50 la scultura ceramica costituisce un importante punto di arrivo della sua attività artistica, che si manifesta anche attraverso una serie di mostre (1951 – Milano, Galleria P. Ranzini; 1952 – Firenze, Palazzo Strozzi: Mostra dei bozzetti per il monumento al Prigioniero politico ignoto).
PARTECIPAZIONI AL CONCORSO NAZIONALE DELLA CERAMICA DI FAENZA:
IV edizione del 1942;
X edizione del 1952.