Figlia del pittore futurista Giacomo Balla espone per la prima volta all’interno della mostra “Trentatre futuristi” alla Galleria Pesaro, nel 1929.
Nel 1931 partecipa alla Mostra Futurista di aeropittura e scenografia e alla Prima Mostra Triestina di Pittura e Aeropittura Futurista.
Ha realizzato alcuni piatti in ceramica sui quali traduceva la propria pittura.