Nel 1930 e nel 1932 partecipa alla Biennale d’Arte di Venezia, alla Quadriennale di Roma Roma e alle mostre futuriste e aerofuturiste di Milano e Roma.
Alla metà degli anni Trenta produce le proprie ceramiche presso la savonese “C.A.S.” e realizzando, tra l’altro, alcuni stilizzati decori di ispirazione floreale e naturalistica su
Nel 1951 partecipa nuovamente alla Quadriennale di Roma.
Negli anni Cinquanta trascorre un periodo ad Albisola dove cuoce alcune opere presso le fornaci di Ivos Pacetti.