Castel Bolognese (RA) 24-04-1911 Castel Bolognese (RA) 1988
scultore, ceramista
Studia all’Istituto d’Arte di Firenze e frequenta lo studio dello scultore Libero Andreotti. Tornato a Faenza nella seconda metà degli anni Trenta inizia a misurarsi con impegni scultorei di notevole rilievo: statue per il Palazzo della Civiltà Italiana all’E.U.R., statua dell’Atleta vittorioso per il Foro Mussolini, gruppi statuari per il Ponte delle Vittorie a Verona. Premio Faenza nel 1946 con Annunciazione
Partecipa a più edizioni della Biennale di Venezia, alla Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma e la Triennale di Milano. A Faenza, inoltre, colloca alcune importanti opere nel Cimitero dell’Osservanza.
Nel 1937 si aggiudica la Medaglia d’Oro per le arti plastiche decorative all’Esposizione Universale di Parigi, nello stesso anno si trasferisce a Laveno dove inizia a collaborare con la Società Ceramica Italiana.
Sono di questo periodo opere in ceramica in piccola serie quali: Bimba portatrice di pane, Donna alla fonte, Diana cacciatrice, Atteone e Orfeo.
Nel 1940 vince il primo premio alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia con l’altorilievo Orfeo.
All’inizio degli anni ’40 emerge come una tra le più promettenti figure della scultura italiana.
Nel 1942 entra all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza e, nel dopoguerra, subentrerà a Domenico Rambelli nella cattedra di Plastica.
Nel 1946 collabora con lo studio faentino di Anselmo Bucci e vince il Premio Faenza al Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza, con il bassorilievo Annunciazione.
Nel 1957 ottiene il Premio Faenza con la maiolica Gesù fra i dottori e nel 1958 presenta una personale alla Biennale di Venezia.
In questi anni tra i vari collaboratori dell’artista troviamo la giovane Eda Melandri.
Tra gli anni ’50 e ’60 gli sono commissionate numerose opere, dal complesso scultoreo sul Monte Carmelo di Chicago ai tre portali del Sacro Cuore di Firenze, dal Baldacchino del Tempio dei Martiri Canadesi a Roma a La Cena per L’Hospitium di Camaldoli, dai rilievi dalla Basilica di Nazareth alla scultura del Cristo per il Palazzo FAO di Roma. Tantissime le esposizioni personali e collettive. Nel 1973 gli sarà riservata una sala personale nella Collezione d’Arte Moderna dei Musei Vaticani.
Nel 1980 l’Amministrazione Comunale di Faenza gli conferisce la cittadinanza onoraria e nel contempo allestisce una grande mostra antologica a Palazzo delle Esposizioni.
Nel 1981, raggiunta l’età della pensione, lascia l’Istituto d’Arte di Faenza e continua a lavorare in uno studio nelle immediate vicinanze.
Numerose sue ceramiche sono conservate nella città di Castel Bolognese, che gli ha dedicato il “Museo all’aperto di Angelo Biancini”. Il Museo Iternazionale delle Ceramiche di Faenza conserva un consistente numero di opere dell’autore. Una sala personale gli è dedicata nella collezione d’Arte Moderna Religiosa dei Musei Vaticani.
PARTECIPAZIONI AL CONCORSO DELLA CERAMICA DI FAENZA:
I edizione del 1938 (Partecipa fuori concorso);
III edizione del 1941 (Partecipa al I TEMA “La madre del Legionario”);
IV edizione del 1946 (Vince il Premio Faenza collaborando con Anselmo Bucci);
XV edizione del 1957 (Vincitore del Premio Faenza);
XXI edizione del 1963 (Vincitore del Premio «Ente Provinciale per il Turismo – Ravenna»);
XXXXI edizione del 1983;
XXXXVIII edizione del 1993.