Nasce a Roma nel 1918 e frequenta la Scuola d’Arte a Urbino. Nel 1940 espone nella sua prima mostra personale a Firenze. Durante il periodo bellico viene catturato dai tedeschi, ma riesce a fuggire e a vivere in clandestinità a Venezia. All’indomani dell liberazione inizia una lunga collaborazione con la Galleria Il Cavallino. Negli anni Quaranta e Cinquanta partecipa a numerose Biennali di Venezia, a diverse Quadriennali di Roma: i propri quadri sono caratterizzati da un forte realismo di stampo socialista, affiancato ad una pittura dai toni espressionistici. Nella celebre polemica tra astrattisti e realisti, egli sposa certamente la visione dei secondi costituendo prima il gruppo “Linea” (con Dova, Kodra, Meloni, Paganin, Porzio, Quasimodo, Joppolo e Tullier) poi, quando il gruppo si scioglierà, aderirà al movimento del Realismo. Nel 1955, in seguito all’inaugurazione di una sua mostra, romperà pubblicamente con il movimento, animando un forte dibattito critico. Negli anni Cinquanta e Sessante realizza un ciclo di tele intitolate “Storia del fascismo” caratterizzate dalla pittura espressionistica che gli è propria. Dal 1970 si dedica al progetto della propria casa-museo, collaborando con Nanda Vigo che la progetta: la casa-museo, situata a Lido Spina, viene donata al Comune di Comacchio.
PARTECIPAZIONI AL CONCORSO NAZIONALE DELLA CERAMICA (FAENZA):
XII edizione del 1954.