Bruno Bruni si fece un nome come disegnatore, litografo, pittore e scultore nel mondo artistico internazionale già negli anni settanta.
Nel 1977 ebbe il riconoscimento del Premio Internazionale Senefelder per la litografia. Egli è uno dei più noti artisti moderni italiani in Germania.
Fu allievo di Pier Paolo Pasolini all’Academiuta di lenga furlana a San Giovanni (Casarsa della Delizia).
Dal 1953 al 1959 Bruni frequentò l’Istituto d’Arte in Pesaro. Dopo alcune esposizioni nella stessa Pesaro ed a Firenze Bruni si trasferì a Londra, ove si interessò alla Pop-Art.
Nel 1958 vince il Premio ex-aequo dell’Ente Mostra Mercato Nazionale dell’Artigianato di Firenze, al XVI° Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza.
Nel 1959 riceve il Premio Giorgio Ugolini al XVII Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza.
Dopo una mostra dei suoi lavori nella Whibley Gallery di Londra, Bruni si trasferì ad Amburgo nel 1960 presso la Staatliche Hochschule für bildende Künste (Scuola Superiore di Stato per le Arti Figurative).
Qui Georg Gresko gli mise a disposizione uno Studio, una tappa decisiva nella sua biografia.
Gresko aiutò Bruni a coniugare la tradizione artistica italiana con il surrealismo e l’espressionismo astratto.
Dopo la morte di Gresko (1962), Bruni studiò presso Paul Wunderlich, che gli trasmise la tecnica della litografia policroma. Nel 1965 Bruni lasciò la Scuola Superiore di Amburgo e da allora vive fra Amburgo e Urbino.