Artista a tutto campo, esperto in diverse discipline artistiche, frequenta la Scuola di Arti e mestieri diretta da Antonio Berti, che è il suo insegnante di disegno ornamentale e plastica, ma va ricordato anche il ruolo svolto da Giuseppe Ghinassi, che si dilettava della pittura su tela e su maiolica, che lo inzia alla vita artistica.
Dopo il diploma inizia a lavorare presso la Fabbrica Farina dove, sulle orme di Achille Farina, si perfeziona nella pittura ad impasto. Con la Fabbrica Farina partecipa all’Esposizione di Milano del 1881 e a quella di Torino del 1884 ricevendo una menzione onorevole.
All’Esposizione d’Arte di Bologna del 1888 ottiene un notevole successo e sue maioliche vengono premiate.
Si dedica anche alla pittura ad olio, ottenendo in quegli stessi anni importanti riconoscimenti all’Esposizione Emiliana di Bologna del 1887, alla I Triennale di Milano del 1891 e l’anno successivo alla mostra di Modena.
Oltre all’amore per la pittura, nutre numerosi interessi: è insegnante, architetto, progettista, studioso e storico dell’arte, divenendo personaggio di rilievo del panorama culturale dell’epoca a Faenza.
Nel 1905-1906 è direttore delle Fabbriche Riunite e riveste la carica di direttore dell Pinacoteca e del Museo Civico di Faenza.