Nato ad Ortona nel 1903. Nel 1923 avviene l’incontro con Tommaso Cascella che Di Prinzio segue, accompagnandolo per l’Italia nelle diverse personali dedicategli. Sarà Tommaso che lo influenzerà nell’adozione del materiale ceramico. Parallelamente a questo impegno nella bottega del suo maestro, Di Prinzio prese parte attivamente alla vita culturale di Pescara. Nel ’36, ritroviamo il nostro artista tra i partecipanti alla III Mostra Sindacale Abruzzese tenutasi a Pescara presso il Liceo “G. D’Annunzio”, con l’opera Ritratto di Gaetano e con un San Giorgio. Da questa data inizierà a lavorare in un laboratorio che condivide con Rocco Gabriele (obbligato nella scelta anche dalle ormai incerte condizioni finanziarie del suo datore di lavoro). L’esplosione della Seconda Guerra Mondiale sospende il lavoro. Al ritorno dal conflitto soggiorna Rapino, collaborando con Bozzelli,e inizia ad esporre in numerose mostre di rilievo internazionale: alla Triennale di Milano, Budapest, Monaco, Utrech e San Paolo del Brasile. Sono anche gli anni dell’impegno pubblico in cui lavora per costruire il Liceo Artistico di Pescara e dove realizza come scultore numerose opere per gli spazi pubblici cittadini.
Gli anni del movimento Informale coinvolgono l’artista che inizia una lavorazione astratta e libera sui piatti, a cui associa però una produzione ceramica e scultorea di tradizione iconica.
PARTECIPAZIONI AL CONCORSO NAZIONALE DELLA CERAMICA
1938 – I Concorso Nazionale della Ceramica.
1942 – IV Concorso Nazionale della Ceramica. Partecipa al TEMA 5 “Piatto decorativo”; al TEMA 6 “Plastica a tutto o mezzo tondo oppure rivestimento ornamentale” (sezione “soggetto sacro”)