Compie gli studi presso l’Istituto d’Arte di Nove, allievo di Andrea Parini, e frequenta l’Accademia d’Arte di Venezia.
Già dalla metà degli anni Cinquanta partecipa alle più importanti rassegne di ceramica artistica nazionali ed internazionali affinando, tramite una continua ricerca e sperimentazione, una grande capacità tecnica ed espressiva che lo porta a creare opere di pura astrazione, foggiate a mano e composte su lastre utilizzando argille per alta temperatura cotte in forno a gas a 1350° e impreziosite dal sapiente uso degli ossidi metallici.
Nel 1954 partecipa al Concorso Internazionale per la Ceramica di Faenza, ottenendo il terzo posto nella sezione allievi.
Collabora con numerose manifatture tra cui “Zen”, la “Brenta” e, come progettista, con la “Porcellane San Marco”.
Negli anni Cinquanta soggiorna più volte a Faenza dove collabora con Nanni Valentini, presso il laboratorio di Carlo Zauli.
Nel 1956 riceve il Premio ex-aequo della Presidenza dell’Ente Mostra Mercato Nazionale dell’Artigianato di Firenze al XIV° Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza e allestisce la sua prima personale di disegni e dipinti al Pick Bar di Bassano e nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia.
Negli anni Sessanta inizia ad utilizzare per le sue creazioni le terre refrattarie creando i presupposti per le successive realizzazioni in porcellana.
Nel 1962 è di nuovo alla Biennale di Venezia, esperienza che ripeterà ancora nell’edizione successiva e nello stesso anno viene invitato a tenere cattedra di disegno professionale e decorazione ceramica all’Istituto d’Arte G. De Fabris di Nove.
Nel 1966 riceve il Premio della Camera di Commercio di Ravenna al XXIV Concorso Nazionale delle Ceramiche di Faenza; è invitato da Giò Ponti ad esporre i suoi lavori a Eurodomos, nel 1968 è presente alla Triennale di Milano
Nel 1969 riceve il Premio dell’Ente Nazoanle Artigianato e Piccole Industrie al 27° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza.
Nel 1972 partecipa al Simposium Internazionale della Ceramica di Nove.
Nel 1974 affianca alla lavorazione della ceramica quella della porcellana collaborando con la fabbrica “Porcellane San Marco”.
Nel 1975 vince il Premio dell’Ente Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze al 33° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza.
In questi stessi anni inizia a collaborare con lui il figlio Simone.
Nel 1976 vince il Premio Ente Mostra Internazionale Artgianato Firenze al 34° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte, Faenza.
Nel 1981 vince il Premio-acquisto Accademia Internazionale Ceramica di Ginevra al 39° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte, Faenza.
Nel 1983 vince il Premio-acquisto Amministrazione Provinciale Ravenna al 41° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza.
Nel 1984 è vincitore del Premio Faenza al 43° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza e, nella stessa città, l’anno dopo presenta al Palazzo delle Esposizioni la mostra personale Detriti.
A partire dalla metà degli anni Ottanta realizza alcuni lavori presso i laboratori della manifattura albisolese “Fabbrica Casa Museo G. Mazzotti 1903”.
Nel 1986 partecipa con la mostra “Carte fossilizzate”, alla Prima Triennale della Porcellana, in Svizzera.
Nel 1987 vince il Premio Confederazione Nazionale Artigianato (CNA) di Roma, al 45° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte, Faenza.
Vincitore del III° concorso Nazionale della Ceramica d’Arte di Savona del 1988, nello stesso anno è protagonista della personale Sabbie, Sassi e Dune organizzata dal Comune di Nove nelle sale del Palazzo Municipale.
Ha partecipato al Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Faenza nelle edizioni del 1954, 1956, 1963, 1964, 1966, 1969, 1970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1987, 1989, 1991.
Giuseppe Lucietti è attivo, insieme al fratello Antonio Angelo, nello studio di via Rivarotta 16 a Bassano in provincia di Vicenza.