Studia in Svizzera e, spinta da una zia, tenta il concorso per diventare insegnante. Divenuta maestra elementare, lascia la cattedra per aprire un laboratorio a Milano, dove, con l’amica Flora Dolci, inizia a produrre gonne e vestiti semplici, dalla linea essenziale e fresca. Nel 1964, con una collezione interamente giocata sui toni del bianco e del nero presentata a Firenze presso Palazzo Pitti, ottiene il premio “Critica della moda”, assegnato per la prima volta a una donna e, in precedenza, solo allo stilista fiorentino Emilio Pucci. Nel 1986 è ricevuta al Quirinale per la nomina a commendatore della Repubblica Italiana. Con lei i colleghi Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Gianni Versace e Valentino Garavani.