Campobasso (CB) 1935 Roma (RM) 2012

scultore, pittore

http://www.ginomarotta.it/

Vive e lavora a Roma.
La prima mostra personale è del 1957, alla galleria Montenapoleone di Milano. Già nel ’57-‘58 è presente, insieme a pittori come Burri, Fontana, Capogrossi, Balthus, Licini e Léger, in mostre di grande rilievo internazionale come “Pittori d’oggi Francia‑Italia” a Torino, “Modern Italiensk Maleri” a Copenaghen ed in numerose altre rassegne internazionali che documentavano la pittura italiana contemporanea nei Musei e nelle Gallerie di Arte moderna nel mondo. Sono gli anni dei famosi “Bandoni” e i “Piombi”, quadri realizzati in officina con la fiamma ossidrica.
Ha trovato nuove soluzioni tecniche, applicate in seguito dalle stesse industrie, per realizzare opere di grandi dimensioni come il “Bosco Naturale‑Artificiale” del 1967, l’”Eden Artificiale” e, qualche anno più tardi, la “Misura Naturale Cava”.
Nel 1971 è presente alla Kunststoffe di Dusseldorf con il “Bosco Naturale‑Artificiale”, una struttura abitabile in metacrilato trasparente stampato sotto vuoto.
Ha ideato e realizzato alcune delle mostre più interessanti dell’arte italiana contemporanea come “Lo Spazio dell’Immagine” a Foligno nel 1967, “Amore Mio” a Montepulciano nel 1970 e ha collaborato alla grande mostra “Vitalità del Negativo” al palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1970.
Le sue opere di pittura e scultura sono conservate in prestigiosi musei, istituti bancari e collezioni private in Italia e all’estero.
Si è occupato anche di cinema e di teatro, portando il suo contributo di ricercatore innovativo. Ha collaborato a grandi produzioni come la “Bibbia” di John Huston; ha esordito in teatro nel 1959, come scenografo, nel Misantropo di Luigi Squarzina, messo in scena al teatro Olimpico di Vicenza, con i costumi di Corrado Cagli. Il cinema e il teatro d’avanguardia lo vedono impegnato in numerose imprese, di importanza storica, come il film “Salomè” e la scenografia teatrale di “Nostra Signora dei Turchi” di Carmelo Bene, le scene di “Finale di partita” di Samuel Beckett e, oltre un decennio più tardi, le scene e i costumi di “Hommelette for Hamlet”, che gli fanno meritare nel 1988 il premio UBU per la migliore scenografia.
Insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma, è membro dell’Accademia Medicea delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma. Ha diretto l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

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