Genova (GE) 28-02-1922 Milano (MI) 1986

pittore, scultore, ceramista

http://www.archivioscanavino.it/

Emilio Scanavino nasce a Genova il 28 febbraio del 1922.
Frequenta la scuola magistrale di Genova: il Liceo Artistico Nicolò Barabino. Nel 1942 espone la sua prima mostra personale presso il Salone Romano di Genova. Nello stesso anno si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Milano, ma nel 1943 è costretto a sospendere gli studi perché chiamato a prestare il servizio militare.
Nel 1947 Scanavino si reca per la prima volta a Parigi ed entra in contatto con il clima informale che influenzerà profondamente la sua pittura, come si può notare nella mostra che terrà nel 1948 presso la Galleria l’Isola di Genova.
Nel 1950 alla XXV Biennale di Venezia espone Soliloquio musicale e suscita l’attenzione della critica.
Ad Albisola frequenta il laboratorio di ceramica di Tullio d’Albisola dove conosce Fontana, Dangelo, Baj, Dova, Crippa, Jorn, Appel, Corneille del gruppo Cobra, Matta, Lam. È di questi anni l’incontro con Cardazzo, il mercante che segnerà profondamente la propria carriera.
Nel 1953 riceve il Premio “Gaetano Ballardini” dell’Amministrazione Provinciale di Ravenna, ex-aequo al XI° Concorso Nazionale della Ceramica Contemporanea di Faenza.
Nel 1954 Scanavino è alla XXVII Biennale di Venezia e partecipa al primo degli Incontri Internazionali della ceramica, organizzati ad Albisola da Jorn. Gli anni Cinquanta ch eper l’artista hanno costituito una chiara adesione alla corrente informale lo portano a collaborare con Peppino Palazzoli della Galleria Blu di Milano, un gallerista estremamente attento agli artisti di punta di questo movimento.
Nel 1957 Scanavino realizza anche il bassorilievo per il Genio Civile di Imperia, un’opera che giunge alla perfetta integrazione di pittura, scultura, ceramica. Degli stessi anni è la produzione di oggetti in ceramica, vasi, formelle e nelle sculture.
Nel 1960 è invitato alla XXX Biennale di Venezia con una sala personale, vince il Premio Spoleto, il Premio Sassari, il Premio Valsesia e il Premio Lignano. Nel corso degli anni Sessanta collabora con Enrico Crispolti, specie nelle due edizioni di Alternative Attuali (L’Aquila, 1962-1965). La passione per i materiali più disparati guida l’installazione (concepita per la Biennale di San Paolo del Brasile del 1971) e realizzata a quattro mani con Alik Cavaliere e costruita con olio su tavola, alluminio, bronzo, argento.
Nel 1973 la Kunsthalle di Darmstadt gli dedica una mostra antologica che si sposterà poi in Italia, a Venezia a Palazzo Grassi e a Milano a Palazzo Reale. Negli anni Ottanta partecipa alle mostre dedicate alla pittura degli anni Cinquanta e Settanta. Muore a Milano il 28 novembre del 1986.

PARTECIPAZIONI AL CONCORSO DELLA CERAMICA DI FAENZA
XI edizione 1953 Vince il Premio “G. Ballardini” al Merito Ceramico.
XXII edizione del 1964

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