Negli anni Sessanta, con il boom dell’edilizia immobiliare, la Cooperativa decide di entrare nel segmento di mercato dei rivestimenti ceramici. La scelta di sviluppare la produzione ceramica nasce dall’esigenza di sanare la disoccupazione femminile presente nel territorio di Campegine. L’azienda comincia la produzione di piastrelle da rivestimento in bicottura nello stabilimento di Campegine a cui aggiunge pochi anni dopo i pavimenti.
Nel 1985 viene realizzato un nuovo stabilimento ceramico, l’azienda interviene con una determinante ristrutturazione dei locali operativi e con nuovi impianti dedicati alla monocottura. Oltre alla tradizionale bicottura inizia la produzione di pavimenti e rivestimenti in monocottura.
A partire dagli anni Ottanta l’azienda conosce una rapida crescita che la porta a quintuplicare il fatturato. Grazie a una nuova linea di piastrelle in bicottura firmate dalla nota stilista italiana Roberta Di Camerino l’azienda vive un grande successo.
In occasione del Cersaie ’89 oltre alle ultime creazioni della linea “Designed” firmata Roberta Di Camerino viene presentata: “Bagliori”. Si tratta di una serie che riscuote un notevole successo.
Nel 1990 la ceramica Campegine e la cooperativa di cui è parte si unisce a Coopsette; nello stesso periodo fa il suo ingresso in qualità di sponsor della squadra di pallacanestro reggiana entrando nel campionato nazionale e conquistando il suo posto nella serie A1.
Nel 1994 l’azienda produce in due stabilimenti: uno dedicato alla bicottura e l’altro alla monocottura. L’anno prima ha presentato “Xenia” un progetto di sistema integrato per l’arredamento, una nuova prospettiva della ceramica d’arredo di fascia alta.
Nel 1995 subentra nella gestione dell’azienda la ceramica Abk di Finale Emilia che l’anno successivo procede all’acquisizione del marchio e degli stabilimenti.
Nel 1997 l’ufficio amministrativo e commerciale viene unito a quello di Abk nella sede unica di Finale Emilia. Fino al 2005 Ceramica Campeginese è presente come marchio all’interno di Abk.