Nel corso degli anni settanta e ottanta l’azienda si afferma come fornitrice di supporti per le ceramiche del distretto.
Una pubblicità della fine degli anni ottanta le aziende che usano il suo biscotto per le serie con le grandi firme: Borbonese per Ascot, Cerdisa per Versace, Les Copains per Daytona, Edilcuoghi per Krizia, Marchesi per Interior, Panaria per Ferrè, Piemme per Valentino, Rex per Trussardi.
A partire dagli anni novanta Castelvetro introduce la produzione di impasto atomizzato e monocottura bianca. Grazie a quest’ultima l’azienda inizia ad offrire pavimenti e rivestimenti direttamente al mercato.
Nel 1996 l’azienda presenta il proprio sito internet. Diviso in tre parti, nella prima di racconta la storia, la seconda presenta le collezioni e il catalogo ricco di 600 prodotti, la terza è dedicata alle sfide e progetti future. Il lavoro è a cura dell’agenzia Basaglia Baraldi & Co..
Nel 1997 Ceramiche Castelvetro presenta il suo progetto per il programma europeo “Thermie” insieme a diverse società europee di ingegneria. Lo scopo è quello di proporre nuove soluzioni nel campo del recupero energetico delle macchine termiche nel ciclo tecnologico ceramico. Il risparmio energetico riguarda la riduzione dei consumi e il recupero delle fonti utilizzate.
Nel dicembre del 1999 a Roma l’azienda riceve il Premio Enea per lo sviluppo sostenibile, posizionandosi al primo posto nella sezione imprese. Alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del ministro dell’Industria Pierluigi Bersani viene consegnato il riconoscimento per gli sforzi di Castelvetro nel risparmio e nel recupero energetico.
Nel 2009 Castelvetro acquista il forno FMS 2950 di Sacmi. In quel momento si tratta del forno a bocca più largo ed ecologico presente nel comprensorio ceramico. La tecnologia installata permette di massimizzare il recupero di calore prodotto. Contestualmente vengono installati impianti di recupero del calore anche nei quattro essiccatoi.
Immagine pubblicitaria tratta da Cer il giornale della ceramica, V (1989), p.5
Immagine pubblicitaria tratta da: Cerannuario 1990-1991
Nasce dal cemento. Castelvetro con "Tag" si è ispirata all’ambiente urbano analizzando arti ed elementi che lo compongono. 3 tipologie di superfici: naturale, lappato/rettificato e anti-slip. 6 colorazioni: White Zero, Ivory Clan, Grey Banksy, Green Daim, Black Ska, Brown Eron. 4 formati: 50,2x50,2 – 33,3x50,2 – 33,3x33,3 – 16,4x16,4 cm. Grès porcellanato, 2011.
"Ark", un grès porcellanato colorato dalle ottime proprietà tecniche e fisiche. La superficie è tramata come un tessuto, elegante e raffinata, proposta in due versioni: naturale e lappata. Prodotto in sette colorazioni: Lime, Wood, Steel, Concrete, Rubber, Brick, Iron. Tre i formati: 50,2x50,2 - 49,3x49,3 - 12,3x49,3 cm, 2008.
"Downtown" è materia perfetta e creativa dove l’ordine serve a destrutturare la rigidità degli stili lasciando all’immaginazione un tocco alternativo. Cinque i colori: White Avenue, Cream Road, Grey Square, Black Street, Muddy Boulevard. Due i formati: 60,8x60,8 e 30,3x60,8 cm. Adatto a tutte le tipologie d’ambiente residenziale e commerciale leggero. 2013.
Pavimentazione in una residenza privata in UK con il grès porcellanato della serie "More", 40x120 cm.
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