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Cooperativa Ceramica d’Imola S.c.




Via Vittorio Veneto 13 40026 Imola BO
http://www.ccimola.com/
presidenza@ccimola.it
0542 601601
Profilo Produttivo
Pavimenti, Rivestimenti, Vasellame, Ceramica da tavola
Tipologie
  • Faenza smaltata dal 1913
  • Bicottura rossa (faenza smaltata) nel 1969
  • Semigreificato nel 1969
  • Terraglia tenera nel 1969
  • Cottoforte (faenza smaltata) nel 1969
  • Terraglia forte nel 1969
  • Monocottura chiara (grès chiaro) nel 2005
  • Grès porcellanato dal 2005
  • Grès porcellanato smaltato dal 2005

Evoluzione giuridica e anagrafica

  • 1969 denominazione: Cooperativa Ceramica D'Imola S.r.l.

  • 2005 denominazione: Cooperativa Ceramica D'Imola Soc. Coop. a .r.l.

  • 2010 denominazione: Cooperativa Ceramica D'Imola S.c.


Descrizione
La Cooperativa Ceramica d’Imola è un’azienda che ha più di cento anni di storia, nata nel 1874, fin da subito si è distinta per ricerca e innovazione, oggi è un gruppo leader del settore ceramico che si affaccia sul mercato mondiale sia per l'inimitabile progettazione che per la capacità produttiva.

In Italia la cooperazione muoveva i primi passi quando nel 1874 Giuseppe Bucci, nell’intendimento di giovare al progresso dell’industria e al miglioramento economico dei lavoratori, cedeva ai suoi operai costituiti in Cooperativa la propria fabbrica di maioliche e stoviglie, le cui origini risalivano alla metà del Settecento. Nasceva così la Società Cooperativa Ceramica di Imola, primo esempio in Italia di cooperativa di produzione e lavoro. Tra quei primi operai venne sottoscritto un Patto di fratellanza nel quale, riconoscendosi come un’unica famiglia in virtù della comunanza del lavoro, si promettevano ‘reciproca e duratura amicizia e mutualità per procedere uniti al loro miglioramento morale e materiale’. Un miglioramento che intesero anche nell’educazione e nella formazione dei giovani per i quali istituirono fin dai primi mesi del 1875 una scuola serale di alfabetizzazione. Per Statuto era costituito un fondo sussidi e pensioni. Una pensione di vecchiaia era percepibile dopo 30 anni di lavoro. Nel tempo questi istituti vennero perfezionati, ma fin dall’inizio qualificarono la Ceramica d’Imola come “uno dei migliori esempi di cooperazione”. Nel 1883 venne costituita la sezione artistica. Attraverso la presenza ad esposizioni nazionali ed internazionali, crebbe la notorietà della Cooperativa che divenne un punto di riferimento per tutte le nascenti cooperative di produzione e vide allargarsi il proprio mercato in varie regioni, destando attenzione anche all’estero, specie sui mercati inglesi e tedeschi. Per cinquant’anni la produzione avvenne nei locali di via Quaini, migliorati per tutelare la salute degli operai. Nel 1913 fu avviata la produzione delle piastrelle, una scelta che avrebbe segnato il destino della Società. Per la prima volta, non senza contrasti, furono assunte delle donne che però dovevano dimettersi al momento del matrimonio. La produzione delle piastrelle riprese con nuovo slancio dopo la guerra sia per dare lavoro ai tanti disoccupati sia per la rivitalizzazione del mercato. La necessità di più ampi spazi portò nel 1922 all’acquisto di un’ex vetreria. Questa scelta si rivelò giusta consolidando il ruolo della Cooperativa per l’economia cittadina ed il suo rilievo a livello nazionale, che ebbe un primo grande riconoscimento nel 1928 quando il re d’Italia Vittorio Emanuele III visitò gli stabilimenti, che divennero meta ricorrente, nei decenni successivi, delle massime autorità dello Stato e di personalità del mondo culturale, economico e politico. Ma ancora una volta tanto fervore costruttivo fu compromesso dalla guerra. Il 13 maggio 1944 un pesante bombardamento colpiva la città di Imola: due terzi dei locali della Ceramica vennero ridotti in macerie. Terminata la guerra l’attività produttiva riprese immediatamente orientandosi verso i mercati esteri, una tendenza che si sarebbe consolidata nei decenni successivi tanto che oggi l’esportazione costituisce oltre il 70% del fatturato della Cooperativa Ceramica d’Imola. Ricostruita dopo la guerra e in seguito ristrutturata, l’ex vetreria è il segno vivo dell’azienda e della sua storia. Qui ha sede il Museo intitolato a G.Bucci, dove sono esposti documenti fotografici e d’archivio e opere che testimoniano la nascita e lo sviluppo dell’azienda dal 1874 fino ad oggi. Il Museo si articola in tre sale. Nella prima, denominata Sala delle Decorazioni, è conservata la produzione seriale delle decorazioni prodotte dalla Sezione Artistica. È possibile così constatare sia la continuità sia l’evoluzione di gusti e stili. Nella Sala degli Autori una serie di tavole con le marche indirizzano il visitatore a individuare, dal punto di vista cronologico, la produzione sia artistica che industriale dell’azienda. In questa sala sono rappresentati con le loro opere i ceramisti più significativi che hanno operato presso l’Azienda. Infine nella Sala degli artisti sono esposte opere realizzate dal 1981 in poi da grandi artisti contemporanei presso la Cooperativa Ceramica d’Imola. Vi figurano tra gli altri Hsiao Chin, Remo Brindisi, Enrico Baj, Lucio Del Pezzo, Agenore Fabbri, Tullio Pericoli, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Joe Tilson,Bertozzi e Casoni a testimonianza di una consapevole ricerca da parte della “Imola” di un fecondo rapporto con le correnti vive dell’arte contemporanea. Dalle sale del Museo è possibile osservare formatori e decoratrici intenti a modellare e a decorare vasi, piatti e immagini sacre, seguendo i canoni di una tradizione che ha reso la ceramica artistica italiana famosa nel mondo. Lungo il corso dei decenni, la produzione industriale ha preso il sopravvento, ma è indubbio che il suo successo è dovuto ad una felice sintesi di ricerca tecnologica, arte e cultura artigiana che solo un’azienda così ricca di storia può vantare. Sensibilità e dinamiche green si sono ritagliate un posto di rilievo nelle politiche aziendali di Cooperativa Ceramica d’Imola: risale infatti al 1998 la prima certificazione del Gruppo. Da allora le iniziative ecologicamente consapevoli si sono susseguite, al fine di essere “efficaci ed efficienti” in un mercato mondiale sempre più globale, ma senza per questo tralasciare alcuni valori fondamentali di etica sociale: essere ambasciatori nel mondo del Made in Italy passa anche attraverso scelte di responsabilità, e non solo di produttività. Negli anni Novanta, Cooperativa Ceramica d’Imola, raggiunge i vertici produttivi del settore, diventando così punto di riferimento nella ceramica innovativa di qualità. I traguardi ottenuti in questi anni, spingono l’azienda a segnare altri significativi sviluppi: il varo della nuova sede, caratterizzata dalla volontà di unire tradizione ed innovazione, e l’acquisizione di due nuove società, I.C.F. nel 1991 (realtà oggi riunita sotto il brand LaFaenza) e Leonardo 1502 nel 1993, ad oggi identificata con il marchio Leonardo. Nel corso dei primi anni del 2000, l’azienda intensifica la propria presenza all’estero stringendo importanti rapporti commerciali, aprendo sedi di rappresentanza in America, in Asia, e presidiando in forte anticipo, rispetto ai propri competitor, mercati in via di sviluppo. Cooperativa Ceramica diventa così simbolo del Made in Italy nel mondo e player globale del settore. A partire dal 2013 con un piano industriale volto a migliorare l’efficienza produttiva, si è poi compiuto un passo ulteriore in direzione del rinnovamento e dell’evoluzione nel 2015. L’Azienda ha attuato un completo restyling che ha coinvolto l’identità stessa del Gruppo. I marchi che ne distinguono la produzione: Imola, La Faenza e Leonardo, sono diventati i protagonisti di una strategia di sviluppo improntata a un rinnovamento radicale. Nuovi loghi, nuovi concept distinguono oggi le 3 linee di prodotto e le relative nonché peculiari politiche ed azioni di business.


Riconoscimenti
  • 1961 Premio Andrea Palladio presso Salone Internazionale della Ceramica di Vicenza
  • 1968 Premio nazionale della pubblicità per le piastrelle di ceramica – Modena
  • 1972 1° Premio Vulcano d’oro – Settembre Euganeo.
  • 1998 Ceramics of Italy Tile Competition
  • 1999 Piatto ufficiale per la celebrazione del 2000 vincitore del concorso “The Spirit of the Millennium Plate” promosso da NIAF
  • 2001 “Premio Guggenheim, impresa e cultura” V edizione
  • 2004 Ceramics of Italy Tile Competition (Residential Winner)
  • 2006 - 2010 - 2013 Ceramics of Italy Tile Competition (Residential Honorable Mention)
  • 2006 Ceramics of Italy Tile Competition (Commercial Winner)
  • 2008 Ceramics of Italy Tile Competition (Legend Award)
  • 2015 Ceramics of Italy Tile Competitions (Commercial Honorable Mention)

Certificazioni Ottenute
  • CERTIFICAZIONE ISO 14001
  • CERTIFICAZIONE ISO 9001
  • ECOLABEL
  • LEED
  • QB certificazione CSTB
  • UE EMAS
  • EPD

Documentazione Fotografica

Un'immagine dello stabilimento negli anni '30. Si nota che l'impostazione della zona dell'attuale sala mostra e sezione artistica è rimasta praticamente immutata.

Immagine pubblicitaria tratta dal periodico: Annuario ceramica guida generale delle aziende italiane e dei fornitori 1969-1970

Immagine pubblicitaria tratta da: Cerannuario 1984-1985, [p. 165]

Immagine pubblicitaria tratta da: Cerannuario 1985-1986, conservato presso la biblioteca del MIC di Faenza

Nella stagioni 1981 e 1982 la Coop. Ceramica di Imola fu sponsor del Team Tyrrel di Formula Uno, in questa immagine il pilota Michele Alboreto

"Ditelo coi Fiori" è l'opera che la Cooperativa Ceramica di Imola ha realizzato con gli artisti Paolo Bertozzi & Stefano Casoni, donato come rivestimento esterno per il Nuovo Ospedale Civile di Imola. Grès chiaro rivestito con smalti cristallizzati, 1993.

Immagine pubblicitaria tratta da: Cerannuario 2000-2001, conservato presso la biblioteca del MIC di Faenza

Lo Studio Jones, con questo intervento di edilizia residenziale si è aggiudicato la corrispondente categoria al Ceramics of Italy Tile Competition del 2004.

Technocity Bicocca, Milano. Facciata ventilata modulare con agganci visibili, realizzata in grès porcellanato 80x79 cm. Altezza della realizzazione 55 mt. ca. Studio Gregotti Associati. 2005

Palazzo della Polizia di Helsingborg, cittadina svedese “affacciata” sul braccio di mare del Kattegat, che la separa dalla Danimarca, è stato restaurato e riconvertito nella sede che ospita gli uffici locali di Ikea. Il progetto è stato eseguito dall’architetto Carl-ke Bergström, componente dello Studio Ecoscape AB. In questo caso Bergström ha realizzato una “pelle architettonica” estremamente suggestiva oltre che altamente performante. Per il rivestimento della struttura l’architetto ha utilizzato le lastre in gres porcellanato, formato 60x60 cm, colore White, superficie lappata. 2008.

Il premio Legend Award del Ceramics of Italy Tile Competition è stato vinto con questo progetto dello Studio Michael P. Jhonson Design nel 2008.

Immagine pubblicitaria tratta da: Cerannuario 2010-2011, conservato presso la biblioteca del MIC di Faenza

E’ nella ricerca delle trame dei tessuti che nasce il percorso creativo di "Kiko". Il progetto si arricchisce con un’ampia gamma di decori, un intreccio emozionale di soggetti floreali e forme geometriche, di grande appeal e gusto. Bicottura. Formato: 12x18 cm. Colori: ottanio, acqua marina, grigio, bianco , beige, marsala, marrone, nero. 2015.

IMOLARTE - Questa zuppiera ovale per 12 persone porta in tavola fumanti primi e profumati brodi. Un pratico e funzionale coperchio ci assicura portate sempre calde e servite al meglio. Realizzata interamente in maiolica, la zuppiera si impreziosisce con il motivo Garofano Blu, una versione contemporanea e monocromatica del tradizionale motivo floreale. Formato 40x28 cm. Decorata a mano, made in Italy.

Slate House è una casa rifugio a Baltimora (USA). Per l’intera pavimentazione della casa sono state utilizzate piastrelle della serie “Concrete Project”. La scelta del materiale ceramico è ricaduta su prodotti con caratteristiche tecniche, che permettono l’utilizzo sia all’interno che all’esterno, senza soluzione di continuità, in modo da dar vita ad una visione architettonica che confonde le linee tra interno ed esterno. La piastrella italiana è stata scelta grazie alla sua qualità e alle opzioni di grandi formati, necessari per il design di questa casa privata. Questo progetto di Ziger/Snead Architects è risultato vincitore nella categoria residenziale del Concorso Ceramics of Italy Tile Competition del 2018.




Minganti Domenico
Visani Arrigo
Dal Pezzo Lucio
Baj Enrico
Spoldi Aldo
Pericoli Tullio
Fabbri Agenore
Hsiao Chin
Sartelli Germano
Pomodoro Arnaldo
Pardi Gianfranco
Tadini Emilio
Portoghesi Paolo
Brindisi Remo

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Mater Ceramica @ 2018

MATER Ceramica

c/o Confindustria Ceramica
Viale Monte Santo 40
41049 Sassuolo MO - Italy

Telefono +39 0536 818 111
Email materceramica@confindustriaceramica.it

 

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