Evoluzione giuridica e anagrafica
1980 denominazione: Impruneta S.p.A.
2010 incorporazione in Vivaterra S.r.l.
2015 denominazione: Cotto Impruneta - Vivaterra S.p.A.
Descrizione
Un prodotto che conserva radici millenarie, una storia tramandata da un’antica tradizione di una terra che ha visto generazioni in generazioni, di secoli in secoli le famiglie degli Agresti, dei Casini, dei Poggi che si sono trasmesse un’eredità ricca di competenze, tecniche sperimentate e perfezionate.
La produzione del cotto Impruneta nasce il 18 luglio del 1967, presso il comune di Impruneta con la Presidenza di Sirio Coccoloni e il Consigliere Delegato Ing. Cesare Casini.
Era una realtà che nel 1974 contava su una manodopera di 112 addetti che servendosi di un forno Coel, realizzava piastrelle in cotto per superfici destinate ad ambienti interni ed esterni.
All’epoca, in occasione della presentazione del prodotto cotto smaltato “Superceramica”, nel formato 25x25, fu messa in opera una originale formula di marketing, pertanto venne diffuso il materiale pubblicitario abbinato a illustrazioni di motociclette e biciclette.
Dopo quattro anni, nel 1978, dopo approfondite ricerche, nacque un cotto anch’esso smaltato identificato con il nome: “Monofusione”. L’azienda sempre tesa a voler conferire alla gamma produttiva una varietà nei formati, nell’inventiva progettuale aveva introdotto Esagona e dai dati registrati emerge un’attività di 1.200 metri quadrati al giorno nei formati: 25x25, 14x28, 18x36, 30x30 e 33x33 cm.
Nel 1981 l’azienda apre le porte alla distribuzione internazionale, il 25% dell’intera produzione, che totalizzava 3.500 metri quadrati al giorno, era destinata al mercato estero.
Le superfici di Cotto Impruneta hanno trovato spazio in alcuni importanti recuperi e restauri di edifici e ambienti storici presso il Principato di Monaco quali: Place D'Armes, Square Gasteau, due gioielli impreziositi dal calore e dal rivestimento in terracotta di Cotto Impruneta, simboli di distinzione, pregio e raffinatezza per una città da sempre contesa tra modernità e tradizione. Altre ammirevoli opere architettoniche che custodiscono le rigorose geometrie di Cotto Impruneta sono: la grande piazza su cui si eleva Palazzo dei Consoli di Gubbio, la Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti a Roma, la chiesa di Riola e l’aeroporto De Gaulle. Nel 2003 ha terminato la realizzazione appartenente al complesso immobiliare per Unicoop Firenze presso il comune di Scandicci. Un intervento in cui la parete ventilata in cotto ha conferito il controllo bio-climatico dell’intero complesso.
Nel 2010, Cotto Impruneta venne incorporata al Gruppo Vivaterra S.r.l.
Parte delle informazioni sono state tratte dal catalogo: "Se è Cotto Impruneta", 1982, conservato presso la biblioteca del MIC di Faenza