Sesto Fiorentino è uno storico centro di produzione ceramica. Le opere più antiche fabbricate nel territorio risalgono all’epoca preistorica. Nel 1737 fu fondata la Manifattura Ginori, e a partire dalla fine dell’800 moltissime aziende ceramiche artigianali. Benché oggi la ceramica non sia più il settore manifatturiero trainante, vi operano ancora aziende di grande tradizione e qualità. L’Archivio della Ceramica Sestese, istituito dal Comune di Sesto Fiorentino nel 1989, svolge un lavoro di valorizzazione storica e un’attività di documentazione delle tecniche di produzione, dalle più antiche alle attuali. Ha acquisito migliaia di reperti (bozzetti e “spolveri”, modelli e forme in gesso, strumenti di lavoro, foto di interni di fabbrica) in gran parte risalenti ai primi decenni del ‘900, che offrono al pubblico la possibilità di conoscere le fasi del processo produttivo ceramico. L’Archivio ha sede in un immobile utilizzato in passato per attività manifatturiere. L’allestimento, che richiama le suggestioni di una manifattura dei primi decenni del ‘900, consente di immergersi in un’epoca nella quale i progetti di opere in ceramica (bozzetti tracciati a lapis, ad inchiostro o ad acquerello) costituivano essi stessi opere di pregio artistico.
Con grande maestria e tecniche raffinate i modellatori realizzavano in gesso gli oggetti progettati. Utilizzando i modelli, venivano fabbricate forme a tasselli, ugualmente in gesso, nelle quali l’impasto ceramico veniva calcato o colato; il pezzo estratto veniva cotto e successivamente decorato trasferendo sulla ceramica le creazioni tracciate negli “spolveri” e nei bozzetti. La valorizzazione della storia è anche parte di un percorso che guarda al futuro, alla ricerca e all’innovazione come elementi decisivi per dare continuità ad un’antica tradizione di lavoro. Proprio per questo l’Archivio rappresenta un ponte tra il mondo produttivo, la scuola, e in particolare il Liceo Artistico, e le strutture universitarie e di ricerca.