Nella patria delle celebri stufe Franklin, la brillante tradizione delle ceramiche d’arte prosegue adattandosi ai tempi nuovi.
Fedele alla sua fisionomia di borgo medievale, Castellamonte si sviluppa a semicerchio intorno al colle coronato dalle rovine del castello dei conti San Martino, probabili discendenti di Arduino d’Ivrea, re d’Italia (1002-1014 ).
Dal colle si gode una splendida vista che abbraccia le valli Soana e dell’Orco, i rilievi e la pianura. Il borgo era anticamente collocato sulle rive del torrente Orco, ed era chiamato Montagnacco, ma le ricorrenti piene dell’impetuoso corso d’acqua costrinsero gli abitanti a muoversi progressivamente verso un luogo più sicuro.
Il castello dei conti San Martino andò in parte distrutto nel xiv secolo, durante la rivolta dei Tuchini (contadini) e a causa delle invasioni francesi e spagnole; oggi ne restano visibili solo una porta e alcuni tratti ben conservati delle mura.
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Castellamonte è sulla guida “Le Città della Ceramica” del Touring Club Italiano