Nel cuore della costiera amalfitana, la città della famosa abbazia della SS. Trinità, con una tradizione ceramica antica.
Già popolata in epoca romana, Cava acquistò importanza dal 1058, quando il principe longobardo Gisulfo II di Salerno la donò all’abbazia della SS. Trinità. Cava svolse per secoli un ruolo preminente nei traffici commerciali del Regno di Napoli, grazie ai numerosi privilegi fiscali e alla vicinanza del porto di Vietri sul Mare. La cittadina mantiene l’originario impianto urbano in cui è singolare la presenza – unica nel Meridione – di strade porticate. L’abbazia della SS. Trinità, fondata nel 1011 da un nobile longobardo, Alferio Pappacarbone, giunse ad avere giurisdizione sopra circa 500 fra abbazie, priorati e chiese dipendenti, distribuite da Roma a Palermo, e possedeva navi per i commerci con l’Oriente. Il complesso monastico sorge in posizione pittoresca sul ciglio di un torrente, sotto una rupe a ridosso delle mura della frazione Corpo di Cava. La chiesa attuale è la ricostruzione settecentesca del precedente edificio di epoca romanica.
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