La città romagnola che alla maiolica ha dato nome in Europa, faïence, e ne ha avuto in cambio ricchezza, bellezza, cultura, notorietà.
Meravigliosa città d’arte, Faenza era famosa già nel periodo rinascimentale per la produzione di oggetti in ceramica di squisita fattura, largamente esportati in Europa: il toponimo stesso, in francese faïence, in inglese faience, si è affermato come sinonimo di maiolica in molte lingue.
Sorta come insediamento romano sulla sponda del Lamone, all’incrocio con la Via Emilia, prosperò fino al II secolo per agricoltura e industria di oggetti in ceramica, laterizi e tessili in lino. Dopo una lunga parentesi di decadenza, si risollevò a partire dall’VIII secolo; intorno al Mille e poi in età comunale visse una stagione di espansione edilizia e ricchezza, culminata nell’età della signoria dei Manfredi (1313-1501). Dopo un breve dominio veneziano, dal 1509 al 1797 Faenza fece parte dello Stato della Chiesa. L’aspetto e l’atmosfera attuale della città, ricca di preziose architetture, dalla spiccata caratterizzazione rinascimentale e neoclassica, riflette questo lungo arco storico.
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Faenza è sulla guida “Le Città della Ceramica” del Touring Club Italiano