Il Fuseum si trova a Perugia, in località Monte Malbe. È un parco-museo che raccoglie nella galleria e nel parco oltre 280 opere dell’artista e medico perugino Brajo Fuso (1899-1980). Dopo un breve esordio figurativo, Brajo si diresse verso la sperimentazione, concentrandosi sulle potenzialità del colore, del gesto (anticipando i risultati dell’Action painting di Pollock) e successivamente della materia, fino a divenire uno dei maggiori rappresentanti della poetica dell’”arte del rottame”, come lo definì Giulio Carlo Argan, e dell’oggetto trovato. Il nome Fuseum deriva dalla fusione tra il cognome Fuso e la parola “museum”, secondo la volontà dell’artista e di sua moglie (Elisabetta Rampielli, anch’essa valente pittrice figurativa), i quali dal 1961 costruirono nel parco di lecci a nord della città, un complesso architettonico – espositivo popolato di sculture realizzate con i più vari materiali, un’opera d’arte realizzata nell’arco di un ventennio e composta da più manufatti indipendenti tra di loro. Alla morte dell’artista, la proprietà passò, secondo le sue volontà, al Sodalizio di San Martino, antica istituzione cittadina di assistenza, beneficenza e cultura sorta nel 1574.
La “Galleria”, un labirinto di circa 400 mq. è stata allestita nel 2008 con una selezione di circa 170 opere di Fuso: undici ambienti già predisposti dall’artista ospitano nuclei di oggetti suddivisi per cicli (Straticromie, Acidocromo, Cromoggetti, Legni, Metalloplastiche ecc.). Nel cosiddetto “Coccibus” vi sono sistemate ceramiche dalle forme particolarissime che testimoniano la passione di Fuso, nata nel 1943, per questa materiache modellerà fino al 1968, forgiando originali creazioni artistiche dalla suggestione quasi surrealista: vasi dalle forme eterodosse, lampade, candelabri vivacemente colorati o trattati semplicemente in bianco e nero, fino ad inventare con le “metalloceramiche” un connubio tra ceramiche e metallo. Il “Pittocromo” ricostruisce il suo atelier con gran parte dei materiali e strumenti usati per realizzare le sue bizzarre composizioni. Un nuovo allestimento è previsto per la primavera 2018.