Il MuDA (Museo Diffuso Albisola) è un sistema di rete museale implementato dal Comune di Albissola Marina in collaborazione con l’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova a partire dal 2011. Il MuDA nasce per valorizzare in modo integrato i siti museali, le collezioni artistiche civiche e il patrimonio storico-artistico diffuso sul territorio di Albissola Marina, sia come arte all’aperto sia come collezioni e beni culturali di proprietà privata disponibili alla fruizione pubblica. Nel suo insieme, il MuDA documenta e racconta la storia dello speciale rapporto tra arte e artigianato ceramico che ha caratterizzato Albissola Marina in special modo nel Novecento, quando il paese è diventato centro di riferimento per l’avanguardia nazionale e internazionale: dal futurismo all’espressionismo, dall’informale allo spazialismo, dall’arte nucleare al movimento situazionista. Il MuDA è composto da: quattro sedi pubbliche (Centro Esposizioni, Casa Museo Asger Jorn, Fornace Alba Docilia, Lungomare degli Artisti); cinque sedi private (Ceramiche Mazzotti, Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903, Ceramiche San Giorgio, Balestrini Centro Cultura Arte Contemporanea, Art Hotel Garden); opere d’arte urbana e luoghi di interesse storico.
Nelle sedi istituzionali sono disponibili opere d’arte moderna e contemporanea della collezione civica, con diversi criteri espositivi e didattici: nel Centro Esposizioni è esposta la più ampia e importante selezione di opere (in gran parte ceramiche) della stagione internazionale albisolese; il Centro ospita inoltre una raccolta libraria, con sala di lettura e spazi adibiti a piccole mostre temporanee, laboratori didattici e conferenze. Casa Museo Jorn è il lascito dell’artista danese Asger Jorn, che a partire dal 1957 modificò due antiche case rurali e il giardino circostante sulla collina dei Bruciati, trasformandoli in un’unica opera d’arte totale. La Fornace Alba Docilia è stata la più longeva fabbrica di ceramica di Albissola Marina (in attività dall’inizio del Milleseicento agli anni ’80 del Novecento). Al suo interno si possono visitare gli antichi ambienti di lavorazione artigianale, una selezione di opere della collezione civica e un’esposizione permanente dell’antica arte popolare dei presepi (i macachi). Il Lungomare degli Artisti nasce come opera d’arte urbana collettiva nel 1963 (rifatto nei primi anni 2000) grazie alla creazione di un chilometro circa di mosaici pavimentali industriali disegnati da venti artisti locali, nazionali e internazionali. Negli anni successivi, il lungomare si è arricchito di ulteriori interventi permanenti di arte contemporanea. Un sistema di totem e pannelli bilingue, dotati di QR codes per la fruizione digitale di contenuti di approfondimento, connette in tutto il paese queste e le altre sedi alle opere d’arte diffuse sul territorio. Le botteghe ceramiche tuttora operative, le gallerie e gli atelier d’arte, i molti circoli culturali amatoriali, gli storici caffè e stabilimenti balneari frequentati dagli artisti integrano il MuDA facendone un autentico museo vivente all’aperto.