Il Civico Museo Archeologico e della Città di Savona è stato inaugurato nel 1990 in occasione della riapertura al pubblico di una parte del complesso del Priamàr. Il Museo, collocato al piano terra e al primo piano del Palazzo della Loggia, unisce la suggestione del percorso archeologico con alcune suggestive aree di scavo lasciate in vista. L’allestimento, curato da Guido Canali, si pone in una prospettiva di continuo rinnovamento per adeguare i contenuti scientifici ai nuovi dati forniti grazie alle ricerche archeologiche. Un’efficace integrazione tra spazio museale e aree archeologiche lasciate in vista permette al visitatore di seguire un percorso a ritroso nel tempo mediante l’esposizione di reperti ordinati cronologicamente.
Il Museo fa parte del circuito MUSA (Civici Musei Savona) ed è attualmente inserito nel Sistema Museale dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, ente scientifico che gestisce anche il museo savonese. Dalla medievale Sala ad Ombrello, sede della biglietteria e degli spazi di accoglienza, si passa nella seconda sala nella quale sono esposti materiali delle vecchie collezioni e reperti rinvenuti negli scavi archeologici sul Priamàr, dall’età protostorica al periodo tardo-antico e alto-medievale. Di grande suggestione è la visita all’area di scavo della necropoli bizantina (IV-VII sec d.C.) e alle fasi di insediamento del villaggio dei Liguri Sabazi.
L’esposizione del primo piano è interamente dedicata all’illustrazione della storia della città attraverso le testimonianze archeologiche e storico-artistiche di età medievale e moderna rinvenute nel corso delle indagini archeologiche. Il filo conduttore dell’allestimento è costituito dalla ceramica: sono esposti numerosi esempi di importazioni che testimoniano l’intenso commercio marittimo della città medievale con il bacino del Mediterraneo. Il percorso prosegue con l’esposizione di ceramiche di produzione locale attestate a partire dalla fine del XII secolo, che fanno di Savona uno dei più importanti centri produttivi di età medievale e moderna. Una sezione è dedicata alla storia della fortezza e il percorso prosegue con l’esposizione di materiali del XVI-XIX secolo. Da segnalare alcuni pregevoli pezzi di proprietà del Centro ligure per la Storia della Ceramica: si tratta di ceramiche di produzione ligure di XVII-XIX secolo.