Il Museo Casa Giorgione è una dedica appassionata e attenta al grande pittore di Castelfranco da parte della sua città natale, una porta aperta sul suo mondo, sulle atmosfere di un’epoca di grande fermento culturale. Inaugurato il 9 maggio 2009, in apertura delle celebrazioni per il V centenario della morte di Giorgione, il Museo è allestito proprio nella casa dove l’artista ha dipinto l’enigmatico Fregio, poco distante dal Duomo cittadino che accoglie la splendida Pala. Le due opere d’arte, patrimonio della città, si conservano nel contesto storico e ambientale originario. Ogni oggetto esposto all’interno del Museo è collegato con l’ambiente che lo ha prodotto, i contenuti si saldano con il territorio, ricostruendo una serie di relazioni prima inesplorate. Attorno ai tre elementi fondamentali su cui è stato progettato il Museo, la Pala di Castelfranco, il Fregio delle Arti liberali e meccaniche e la Casa stessa, ruotano 100 pezzi originali: oggetti coevi al Giorgione e di area veneta, provenienti dalla collezione civica o acquisiti sul mercato antiquario, nonché ricostruzioni architettoniche, ideate e realizzate anche con il contributo di artisti, per offrire una forte suggestione della cultura dell’epoca.

Dal 2015, presso gli ambienti museali, sono state esposte in tre edizioni di mostra le ceramiche della Collezione Varo, catalogata e digitalizzata secondo gli standard catalografici dell’ICCD. Si tratta di una raccolta molto importante non tanto per la consistenza di 170 pezzi, quanto per la rarità e la eccezionalità di alcuni oggetti, per la varietà delle forme (vasi, versatoi, bacili, orcioli, albarelli, piastre murali, rocchetti, acquasantiere), per l’ampiezza dell’arco cronologico rappresentato, che va dal XVI al XX secolo, e per l’eterogeneità delle provenienze, ovvero Castelli, Penne, Bussi, Torre de’ Passeri, Rapino, Deruta, Cerreto, Ariano Irpino, Napoli. Grazie a questa acquisizione il museo diventa il primo del triveneto a possedere una collezione di maioliche umbro campane e abruzzesi.