La Cooperativa Ceramica di Imola è attiva dal 1874 e il museo nasce nel 1979 per valorizzarne la memoria storica. Il percorso si sviluppa in tre sezioni, dedicate rispettivamente all’evoluzione delle decorazioni prodotte dalla Sezione Artistica dell’azienda, ai ceramisti che hanno influito sulle tipologie della produzione artistica ed industriale, e infine alle opere qui realizzate da artisti contemporanei. La Sala delle Decorazioni raccoglie ed espone la produzione seriale delle decorazioni prodotte dalla Sezione Artistica dell’azienda dalla fondazione ad oggi.
Queste maioliche di origine principalmente settecentesca testimoniano la continuità di una tradizione rimasta inalterata nel tempo, ma allo stesso tempo sensibile all’evoluzione di gusti e stili. E’ interessante infatti osservare come sulle opere degli anni ’50 e ’60 la presenza, come consulente, di Giò Ponti (documentata da lettere autografe) abbia influenzato la produzione artistica del tempo. In questa sala trova spazio anche la produzione di carattere popolare,
documentata con un’ampia raccolta di oggetti dalle diverse forme. La Sala degli Autori racconta, attraverso documenti fotografici e d’archivio, la nascita e lo sviluppo dell’azienda dal 1874 agli anni ’70. Una serie di tavole con le marche aiutano il visitatore ad individuare, dal punto di vista cronologico, la produzione sia artistica che industriale dell’azienda. In questa sala sono rappresentati, con le loro opere, i ceramisti più significativi operanti presso l’azienda, in particolare Lodi e Sangiorgi (XIX sec.), Baldini, Marfisi, Bandoli, Visani, Ghinassi, Martelli, Buscaroli e Minganti (XX sec.).

Un settore è poi dedicato alla produzione industriale con particolare riferimento alle piastrelle degli anni ’50 e ’60 e con una raccolta di cataloghi dal 1931 al 1970. Nella Sala degli Artisti Contemporanei sono esposte le opere realizzate dai grandi artisti presso la Cooperativa Ceramica di Imola a partire dal 1981. Questa esperienza di collaborazioni, iniziata in particolare con gli artisti Hsiao-Chin e Remo Brindisi, ebbe un felicissimo incremento con l’operazione “Artecotta”, in collaborazione con lo studio Marconi di Milano, che coinvolse tra gli altri Enrico Bay, Lucio Del Pezzo, Agenore Fabbri, Tullio Pericoli, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Aldo Spoldi ed Emilio Tadini. Una presenza significativa nella sala è rappresentata dalle opere del pittore-scultore Joe Tilson, con il quale l’azienda ha collaborato a lungo. Si possono inoltre ammirare le prime opere in ceramica dell’architetto Ugo La Pietra, documentate negli ormai famosi Giardini Mediterranei, e presenze di artisti come Portoghesi, Dorazio, Mariani, Rontini, Merendi, Bertozzi, Casoni, Summa, Mitoraj e Sartelli.