Collocato all’interno di Palazzo Forte, il museo si compone di varie sezioni: la prima vede in esposizione le note maioliche con esposti piatti, fiasche con figure antropomorfe e zoomorfe, targhe votive e mattonelle; il secondo settore è dedicato a una raccolta di edizioni a stampa rare e di pregio dei secoli XV e XVI, libri provenienti dai vari conventi cristiani esistenti sul territorio arianese e soppressi nell’800. Il nucleo più prezioso è costituito da edizioni cinque centine provenienti dalle più note stamperie d’Italia e d’Europa (Venezia, Parigi, Lione, Basilea, Anversa, Salamanca,  Lisbona, Colonia). È inoltre presente una fototeca, una collezione di fossili, una emeroteca, una biblioteca di storia locale e l’Archivio storico del Comune. La valorizzazione della sezione “dell’antica maiolica popolare di Ariano” costituisce il principale obiettivo del Museo, che attualmente presenta una raccolta di manufatti ceramici di circa 250 pezzi.

A queste faenze sono da aggiungere i reperti che in modo copioso affluiscono al Museo, databili dal IX secolo alla fine del 1400, provenienti da sporadici rinvenimenti e da scavi condotti in discariche rionali, recentemente individuate lungo le antiche mura di cinta della Città. Eve BoorsooK, della The Harvard University Center for Italian Renaisasance Studies, amica e collaboratrice del Whitehouse, stupita, trasognata e grata, ha lasciato questo suo ricordo: “Vi metto per scritto la gran gioia che Voi e il Vostro Museo mi avete dato. Le ceramiche irradiano gioia e celebrazione di vita espressa con invenzione elegantissima, tutto è esposto con tanto affetto, cura e buon gusto: un modello per tutti”.


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