Il Museo della Ceramica di Montelupo, inaugurato nel 1985, trasferito nel 2008 nella sede di Piazza Vittorio Veneto e recentemente riallestito all’interno del MMAB (Montelupo Museo Archivio Biblioteca), vanta un percorso museale che si articola su due piani, ognuno costituito da un lungo corridoio e da quattro sale espositive, per complessivi 840 metri quadri. I corridoi di entrambi i piani offrono una ricostruzione cronologica della storia dell’arte ceramica e un percorso per non vedenti con mattonelle tattili e didascalie in alfabeto braille. Le otto sale, invece, trattano otto temi specifici: la mensa medievale e rinascimentale, gli scavi, la bottega del vasaio, il collezionismo ed i capolavori, le esportazioni, la committenza, la farmacia ed infine la sala degli animali e dei fiori, dove è allestito anche un laboratorio permanente molto utilizzato dai piccoli visitatori. In ogni sala tematica è presente un video che attraverso “interviste impossibili” con vari protagonisti dell’epoca,illustrano aspetti peculiari della vicenda produttiva montelupina. Le collezioni del Museo della Ceramica di Montelupo si articolano su circa 1000 esemplari esposti. La quasi totalità della documentazione esposta deriva da scavi archeologici effettuati nelle antiche discariche delle fornaci, rinvenute in grande quantità all’interno del centro storico di Montelupo.
Le migliaia di maioliche scartate per difetti di fabbricazione (in particolare per le rotture avvenute nella seconda fase di cottura) sono state pazientemente restaurate in oltre trent’anni di attività. Il museo è inoltre dotato di un percorso per i più piccoli con attività interattive adatte a tutte le età. Fanno parte della collezione anche alcune maioliche frutto di donazioni o acquisizioni. Ne è un esempio il celebre Rosso di Montelupo un bacile datato 1509 già nella collezione Rothschild di Parigi decorato a grottesche, che prende il nome dal particolare pigmento rosso usato nella decorazione, la cui composizione è ancora oggi un mistero.