Palazzo Sturm, che ospita il Museo della Ceramica Giuseppe Roi e dal cui belvedere si può godere di un’impareggiabile panorama sul fiume Brenta e sul Ponte Vecchio, fu donato al Comune di Bassano dal barone Giovanni Battista Sturm von Hirschfeld nel 1943. La preziosa dimora voluta da Vincenzo Ferrari, importante industriale e commerciante di sete, venne edificata verso la metà del XVIII secolo. L’edificio conta oltre settanta stanze distribuite su sette livelli e decorate dal pittore veronese Giorgio Anselmi nel 1760 circa. I soggetti mitologici e allegorici, rappresentati con un gusto che richiama la maniera dei cosiddetti trionfi barocchi romano-bolognesi, alludono alle imprese commerciali ed economiche della manifattura della famiglia Ferrari. Il palazzo ospita anche il Museo della Stampa Remondini, premio ICOM 2010, dedicato all’incisione e alla stampa, custode di una delle più importanti collezioni d’Italia e custodisce dal 1992 circa 1300 pezzi tra maioliche, porcellane e terraglie, esemplari di una produzione rappresentativa dell’artigianato artistico del territorio bassanese.
La collezione è esposta cronologicamente in dieci grandi sale. Le prime contengono frammenti medievali di ceramica graffita, le maioliche dei Manardi, che per tutto il XVII secolo avevano la propria sede cittadina nella vicina via Portici Lunghi, e la produzione di maioliche degli Antonibon di Nove che dal Settecento danno avvio ad una azienda solidissima. Nei saloni successivi, inoltre, sono esposte le porcellane degli Antonibon, le terraglie sette-ottocentesche e ancora pezzi pregiati delle manifatture di fine ‘800. Le ultime tre stanze accolgono oggetti della ceramica eclettica, moderna e popolare, collocata quest’ultima in quella che era la vecchia cucina del palazzo. Il piano inferiore è interamente dedicato alla ceramica contemporanea.