Nato nel 2015 da un’operazione di recupero di archeologia industriale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, in zona Tortona, il MUDEC è luogo d’incontro fra le culture e le comunità. All’interno dell’edificio si sviluppano diversi spazi distribuiti su 17.000mq. Al primo piano, l’area espositiva del Museo si sviluppa intorno ad una grande piazza centrale coperta e ospita la sezione del percorso museale con la collezione permanente e le sale dedicate alle mostre temporanee; completa lo spazio l’auditorium dedicato alle performance e alle arti visive. Al piano terra si trovano la sala polifunzionale “Spazio delle Culture Khaled al-Asaad” che ospita le iniziative promosse dal Forum delle Culture, il Mudec LAb per la didattica, il laboratorio di restauro, la biblioteca con oltre 4000 titoli e i depositi visitabili su prenotazione.
Il patrimonio etnografico, cuore del Mudec, conta più di 8.000 oggetti che coprono un arco cronologico che va dal 1200 a.C. al Novecento, proveniente da ogni parte del mondo. La formazione delle collezioni si può far risalire al XIX secolo, frutto di oltre duecento anni di donazioni di missionari, esploratori, studiosi e collezionisti milanesi.
Significative sono le collezioni africane, tra cui due comodati d’uso, composte principalmente da maschere, statue e oggetti della vita quotidiana. Di grande impatto è la collezione orientale di provenienza cino-giapponese, più di 2500 manufatti tra cui spiccano le opere in bronzo, lacca, tessuto e ceramica, dalle testimonianze della Dinastia Tang (618-906 d.C.) alla modernità. Rimaneneo sempre in Asia, la collezione di arte islamica, che conta con un nucleo storico di maioliche e tessuti, è stata recentemente incrementata con una varia e ricca raccolta di frammenti di maiolica da studio. Altra parte cospicua del patrimonio è il nucleo di provenienza americana, circa 2000 oggetti tra ceramiche e tessuti precolombiani e oggetti etnografici dell’Amazzonia brasiliana. L’area del Pacifico è stata incrementata negli ultimi anni da tre collezioni private relative alla cultura Asmat.