Il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) ha sede a Torgiano, nel cui territorio all’attività vitivinicola largamente nota, si affianca l’oleicola. Il percorso espositivo si articola all’interno di un nucleo di abitazioni medievali, già sede di un frantoio in tempi recenti. Nato in continuità di intenti con l’ideazione del Museo del Vino, sempre su iniziativa e realizzazione di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, il MOO è stato aperto al pubblico nel maggio del 2000. Gestito dalla Fondazione Lungarotti, il museo ripercorre senza limitazioni geografiche e temporali, la storia e i differenti usi dell’olivo e dell’olio. Reperti archeologici e numerose testimonianze, frutto di una lunga ricerca, descrivono le origini mitologiche della pianta, la presenza e diffusione dell’olivicoltura in ambito mediterraneo, produzione, commercio e consumi in campo sacro e profano dell’olivo e dell’olio. Tra le opere esposte, una lucerna trilicne in marmo di Paros del VII secolo a.C., superbo esempio di arte dedalica, un alàbastron, attico a figure rosse del Pittore della Fonderia, V secolo a.C.. L’apparato didattico bilingue (italiano/inglese) è affiancato da imponenti plastici e oggetti, oltre che da un itinerario “ad altezza di bambini”.

Ampio spazio è dedicato alla raccolta di lucerne a olio dall’età preclassica al tardo neoclassicismo, con numerose presenze ceramiche che giungono fino all’età contemporanea. Una sezione tratta l’olivo e l’olio nella simbologia, nelle arti figurative e nell’artigianato; la vetrina delle “Usanze e Tradizioni” richiama antiche credenze e superstizioni popolari.