Una raccolta di oggetti fabbricati con materie prime povere: la terra e l’acqua cotte con il fuoco. Un’attività che in Umbria e a Marsciano affonda le sue radici nei secoli. È questo il tema che propone il Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte, che si presenta come una vera e propria sfida culturale. Palazzo Pietromarchi, residenza nobiliare costruita nel Trecento dalla famiglia dei conti Bulgarelli di Marsciano, raccoglie numerosi materiali da costruzione in laterizio, databili dall’età romana ad oggi, nonché terrecotte decorative e di uso comune. L’esposizione nelle antiche stanze nobiliari documenta sia le trasformazioni sociali legate a questa attività, che soprattutto dal Cinquecento ha fortemente connotato l’economia locale, sia le tecniche di produzione industriale e l’utilizzo dei laterizi nell’architettura contemporanea. Il Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano si presenta oggi con una nuova veste e si configura sia come luogo di raccolta, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio, sia come luogo delle emozioni evocate da filmati, suoni e rumori di tutto quello che è il mondo della terracotta. Al visitatore che entra nelle sale del Museo si offre primo approccio al percorso espositivo il cui scopo è comunicare il vasto patrimonio di terrecotte e laterizi, con l’inserimento di sistemi e tecnologie multimediali, animazioni virtuali ed una nuova comunicazione grafica. Diversi sono i nuclei espositivi del Museo: esemplari di laterizi realizzati sia in maniera artigianale che industriale dall’antichità ai giorni nostri, un corredo tombale etrusco, le terrecotte etrusco-romane, le terrecotte architettoniche, le terrecotte invetriate, la collezione di grandi orci, la “tavola imbandita”, “i forni accesi”, “il mercato”. Ad impreziosire la collezione museale di manufatti in terracotta si aggiunge la collezione delle opere di Antonio Ranocchia (1915-1989), artista marscianese famoso in tutto il mondo soprattutto per le sue sculture, principalmente in terracotta, in cui è evidente una mano fortemente espressiva.
Nel Palazzo sono esposti, infine, un pregevole affresco raffigurante una Madonna in trono con Bambino con gli angeli, San Silvestro e San Rocco della scuola del Pinturicchio, databile intorno al 1500, ed il ritratto della Beata Angelina da Montegiove dei Conti di Marsciano. Il Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte si configura come punto di partenza per un percorso di visita esteso all’intera area comunale comprendendo i siti produttivi di Compignano e di San Fortunato, antiche fornaci che documentano la produzione preindustriale dei laterizi, e le antenne museali di Compignano e Spina, poli espositivi che fungono da centri di documentazione sulle tradizioni del territorio.