Il Palazzo vescovile della Diocesi di Faenza-Modigliana è un sito millenario che reca importanti evidenze della lunga traccia storica soprattutto nella sala superior dove si incrociano muri duecenteschi, affreschi trecenteschi con resto di un magnifico loggiato in marmo di Verona e pavimenti rinascimentali, in cui sono raccolte opere di alta epoca. Nato di fatto dalla cultura collezionistica del Vescovo Giuseppe Battaglia che raccolse opere lombarde e tele da chiese della Diocesi dopo la seconda guerra mondiale, venne destinato in parte a Museo dal Vescovo F.T. Bertozzi nel 1982, aperto provvisoriamente nel 2000 e parzialmente ristrutturato su progetto dell’Arch. P. G. Gualdrini nel 2012, quando ha trovato la sua attuale disposizione. Il MD attualmente comprende la manica Monterenzi, la Sala degli Affreschi, la Sala del Trono, la Cappella e la parte da ristrutturare ossia l’appartamento Durazzo che include anche la stanza di Giovanni XXIII. Dalle grandi pale d’altare alle suppellettili sacre e il prezioso mobilio si articola un percorso di arte e fede che spazia in tutti i settori e getta una visione d’insieme sulla vita delle comunità cristiane nei secoli.

Non a caso all’inizio del percorso è stato posto un fonte battesimale in pietra calcarea datato 1476 che artisticamente parla il linguaggio fiorentino dei da Maiano legati alla Cattedrale, proprio per ricordare il significato del percorso di fede. Non si tratta solo di un museo legato al Duomo e alle sue preziose suppellettili, ma all’intero territorio della Diocesi. Dai fondi oro del Maestro di S. Pier Damiano (inizio XV sec.) alle grandi tele di Carlo Cignani (1680), Cristoforo Savolini (1675), Ercole Graziani il giovane (1739) e Cristoforo Unterperger (1777-79) e ancora il magnifico Presepe di Zattaglia (1497), la Madonna con Bambino di bottega fiorentina della fine del XV secolo, la Targa con S. Apollinare datata 1582, sono solo alcune suggestioni sui beni contenuti nella sede millenaria dei Vescovi di Faenza.


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