Le porcellane e le maioliche

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte conserva una preziosa collezione di porcellane fra le più insigni in Europa. Composta di oltre 6500 pezzi, è costituita in massima parte di oggetti di provenienza borbonica, radunati nell’allora Reggia di Capodimonte – ad immediato ridosso dell’Unità d’Italia – da Annibale Sacco, curatore e conservatore della Reggia per incarico dei nuovi regnanti Savoia. Sacco si prefisse di concentrare nel sito di Capodimonte le ingenti raccolte ceramiche dei Borbone sparse con intenti d’uso ed ornamentali nei numerosi siti reali di appannaggio della corte. Giunsero così a Capodimonte le  porcellane e i biscuits realizzati nelle Manifatture Reali di Capodimonte e di Napoli, volute la prima da Carlo, la seconda da Ferdinando di Borbone; questi nuclei, di importanza primaria per la storia della porcellana europea, comprendono anche il Salottino di porcellana della regina Maria Amalia, proveniente dalla Reggia di Portici, e la Caduta dei Giganti, il più grande gruppo in biscuit mai realizzato.
Fanno parte della raccolta altre importanti porcellane acquisite dalla corte borbonica attraverso prestigiosi doni o acquisti regali (come quelle di Vienna, portate dalla moglie di Ferdinando, Maria Carolina d’Austria, o donati dalla corte imperiale asburgica, di Berlino, di Sèvres, di Dagoty, ed ancora terraglie “all’uso inglese” delle Manifatture napoletane di Del Vecchio e Giustiniani e siciliana del barone Malvica).