L’istituto ad indirizzo raro G. Caselli, istituito con D.P.R. 1910 del 03/09/1961 e ubicato nell’antica struttura della “Real Fabbrica delle Porcellane di Capodimonte”, fondata da re Carlo di Borbone (1743-1759) e ancora oggi operativa, rappresenta un raro esempio del perdurare della destinazione d’uso di un edificio attraverso i secoli. L’assegnazione di una sede tanto prestigiosa, è valsa a sottolineare la continuità storico-culturale con il passato e i caratteri di specificità e unicità nel panorama formativo italiano. L’istituto, nato come unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e della porcellana, vanta il giglio blu borbonico quale marchio di fabbrica per la sua produzione. Attualmente, i tre centri di ricerca universitari e i tre indirizzi di studio, ossia, il liceo artistico per il design ceramico; il professionale per l’industria e l’artigianato della porcellana e il tecnico ad indirizzo chimica, materiali e biotecnologie, hanno come finalità comune la ricerca su nuove linee e materiali ceramici. Nella storia dell’Istituto è possibile individuare tre fasi produttive: una prima fase (anni ’60-’80) caratterizzata da manufatti in porcellana per lo più ispirati agli oggetti museali realizzati da artisti e da maestri ceramisti provenienti dalle migliori manifatture locali; una seconda fase (anni ’80-2000) contraddistinta da un lavoro di ricerca e sperimentazione sugli impasti e sui decori; una terza fase (anni 2000-2018) indirizzata alla ricerca costante di nuove linee produttive mirate a coniugare tradizione e innovazione nelle arti applicate e nel design.
La collaborazione con artisti e designer internazionali, gli enti del territorio e la presenza nel masterplan del Museo e Real Bosco di Capodimonte, hanno ulteriormente direzionato l’attività di ricerca e la produzione verso l’arte contemporanea e il design. L’Istituto ha svolto e svolge attività espositive presso enti museali (Duca di Martina; MANN; Museo di Capodimonte) e collaborazioni con Università, MIBACT; C.N.R. di Faenza, ENEA, Centro Ceramico di Bologna, ICERS, Fondazione Cologni e altri soggetti pubblici e privati. Inoltre ha sempre mantenuto collaborazioni e scambi culturali con prestigiose realtà ceramiche europee (Sèvres, Meissen, Ginori, Vierzon, Moncloa, Budapest, Faenza, Deruta).