Fondata dal marchese Carlo Ginori nel 1737 nei pressi di Firenze, la manifattura di Doccia è una delle più antiche fabbriche di porcellana d’Europa tuttora in attività. Nel contesto del passaggio epocale dalla dinastia dei Medici a quella dei Lorena la manifattura divenne depositaria di un eccezionale repertorio di modelli scultorei, raccolti dal fondatore allo scopo di riprodurli in porcellana. Alla statuaria affiancò fin da subito la produzione di oggetti utilitari in porcellana e maiolica, sia di lusso che di uso comune, sviluppandosi soprattutto dopo l’Unità d’Italia alla guida di Lorenzo Ginori Lisci e di Paolo Lorenzini. La trasformazione industriale proseguì nel 1896 con l’acquisizione da parte della Richard di Milano e la nascita della Società Richard-Ginori. Nel corso del Novecento l’azienda continuò a crescere aprendo nuovi stabilimenti specializzati nei vari settori ceramici, dagli isolatori elettrotecnici alle piastrelle da rivestimento, senza trascurare le porcellane da tavola e gli oggetti d’arte, che dagli anni Ottanta in poi sono tornati ad essere ambito esclusivo della produzione.
Il Museo di Doccia conserva circa 8000 ceramiche Ginori e Richard-Ginori dal 1737 al 2000, modelli scultorei in gesso, terracotta e cera, oltre a pietre litografiche e lastre metalliche per la stampa dei decori e un archivio cartaceo di disegni, fotografie e documenti relativi prevalentemente ai secoli XIX e XX. Tra le opere più importanti della collezione la grande Venere de’ Medici che riproduce il celebre marmo degli Uffizi, il camino monumentale realizzato nel 1754 per la prima sala espositiva della manifattura e un vasto corpus di ceramiche d’arte ideate da Gio Ponti (1891-1979) e da Giovanni Gariboldi (1908-1971). Nato come raccolta storica privata della fabbrica Ginori, il Museo afferisce dal 2018 al Polo Museale della Toscana ed è attualmente chiuso in attesa di ristrutturazione.