La città delle tipiche ‘brocche della sposa’ e della famosa Eleonora d’Arborea, mitica giudicessa del buon governo.

 

Nel piatto paesaggio del Campidano, si distendono silenti due grandi stagni e un golfo, chiuso da capo San Marco sul quale dominano le rovine di Tharros fenicio-romana, di cui la città è erede. Restano a Oristano episodi isolati di architettura medievale, risalenti al tempo in cui fu capitale di uno dei quattro giudicati sardi, quello d’Arborea, nei secoli XII-XV. La sconfitta subita nel 1409 a Sanluri segnò l’inizio della dominazione catalano-aragonese e il declino inarrestabile del giudicato d’Arborea. Oristano riemerge da questa palude nel XVIIIsecolo e ancora di più nel XIX, quando vengono realizzate grandi opere architettoniche e urbanistiche: la ricostruzione della Cattedrale, la fondazione di numerose chiese.

 

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