Nel 1954 viene introdotta la produzione di pavimenti in due formati; il primo rettangolare di 10,8×21,6 centimetri. Il secondo invece si distingue per la sua forma modulare fatta di curve concave e convesse che consente un gran numero di disegni, nasce su disegno dei designer Armando Scarzella e Marco Zanuso con il nome di “SZ1”.
Nel 1955 entra in produzione il formato 10,8×10,8 centimetri con una linea di piastrelle disegnate da Albe Steiner.
Nello stesso anno vengono rilevate le Ceramiche Dester e rinominate Cedis Ceramica di Sicilia S.p.A. L’anno successivo su progetto di Marco Zanuso parte la costruzione del nuovo stabilimento Cedis situato a Tommaso Natale, quartiere della città di Palermo.
Nel 1956 le due aziende sommano una potenzialità produttiva totale di 2.200 metri quadrati al giorno di piastrelle per pavimenti e rivestimenti. Nello stesso anno dall’unione delle due società nasce Cedit Ceramiche d’Italia S.p.A., viene presentato il nuovo marchio su progettato dal famoso grafico Albe Stainer.
Nel 1957 l’azienda partecipa alla fiera di New York e apre a Milano uno show room su progetto di Marco Zanuso.
Nel 1960 viene incorporata la Ceramica Trinacria di Messina, sette anni dopo viene acquisita l’Italceramica con sede a Bareggio (MI).
Nel 1961 il premio “Piastrella d’oro” viene vinto dallo studio d’architettura Sergio Mazza e Giuliana Gramigna con “Vergara”. Si tratta di un concorso nato nel 1956 da Cedit in collaborazione con l’ADI – Associazione per il Disegno Industriale – con lo scopo raccoglie e seleziona il miglior design italiano del settore ceramico. L’ultima edizione, nel 1966, viene vinta dall’architetto Cini Boeri con “Elle”. Si tratta di una piastrella modulare a forma di elle corredata da una serie di accessori ad incasso realizzati nello stesso formato.
Nel corso anni sessanta Cedit collabora con un gran numero di designers per proporre nell’ambito della ceramica effetti estetici in linea con l’evoluzione della moda del periodo. Le serie prodotte dall’azienda sono firmate da autori del calibro di Enzo Mari, Ettore Sottsass, Bob Noorda, Michele Provinciali, Joshitaka Sakuma, Bruno Binosi, Carmen Grusova–Rihova, Giulio Confalonieri, Franca Helg & Antonio Piva, Ferruccio Bocca, Sergio Asti e Marco Zanuso.
Nel 1970 viene indetta un’originalissima mostra presso Centro espositivo di via Verri a Milano. Intitolata “Collezione Cedit 68, la moda non come capriccio ma come aggiornamento, la ceramica da rivestimento oggi ma anche per domani” vede esposte 16 idee grafiche proposte su una scacchiera a disegnata sulla parete.
Durante gli anni settanta agli autori e designer che già collaborano con Cedit si aggiungono nuovi nomi; CP&PR associati, Jean-Pierre Garrault e Henri Delord , Mimmo Rotella, Gino Marotta, Studio Original Designers 6R5, Paolo Scanavino, Vittorio Gregotti, Marcello Pirro, Maria Luisa De Romans e Gianni Dova.
Vengono anche acquisiti due ulteriori stabilimenti: la fabbrica di Orcenico (Pordenone) e Roccasecca (Frosinone) già di proprietà di Ideal Standard S.p.A. Cedit arriva così ad avere sei impianti produttivi per la produzione in pasta bianca di: piastrelle smaltate per rivestimenti per interni nei formati 108×108, 152×152, 108×216 e 216×216 millimetri. Piastrelle smaltate per pavimenti interni, prevalentemente in tinta unita, nei formati: 216×216 e 108×216 millimetri. Piastrelle per pavimenti e rivestimenti in tinta unita per esterni e interni in monocottura denominata “Chinatown” nei formati 10×10 e 10×20 centimetri.
Nel 1974 viene presentata una serie di piastrelle che ripropongono su ceramica i decori dello stilista Ken Scott. Le piastrelle si distinguono per i grandi fiori colorati ripresi da quelli presenti sui tessuti dello stilista.
Alla fine del decennio l’azienda attraversa una fase di ristrutturazione e rinnovamento che vede cambiare l’assetto societario e l’ingresso di nuove forze finanziarie. Anche gli stabilimenti produttivi da sei calano a due, dal 1982 restano attivi solo Roccasecca e Lurago d’Erba.
Nel corso degli anni ottanta Cedit propone sul mercato nuove linee nate sempre dalla collaborazione con designer; Paolo Tilche e CP&PR associati propongono piastrelle decorate con l’applicazione di vetri. Grande successo viene ottenuto nel 1984 dalla serie “the Mylan style” su progetto da Ettore Sottsass in collaborazione con altri sei designer.
Nel 1984 vine presentata in occasione di Cersaie la mostra “La piastrella ceramica dalle origini al futuro”, mentre nel 1986 si tiene il concorso dal titolo “Progettazione della piastrella in ceramica” presso lo show room Cedit di via San Marco a Milano.
Tra la fine del decennio e l’inizio di quello successivo vengono presentate nuove serie progettate da Cini Boeri che propone bordure fiorite, Max Pajetta che ripropone decori ispirati all’oriente e Alessandro Mendini che nella linea “Natura” usa elementi del mondo della natura in chiave stilizzata.
La storia di Cedit si interrompe nel 2001 con la chiusura di tutte le attività. Nel 2006 il marchio viene acquisito dal gruppo Florim Ceramiche che inizia a pianificare una strategia di rilancio con la collaborazione di Hangar Design Group.
Nel 2016 viene ufficialmente presentato il rinnovano marchio CEDIT. Vengono presentate collezioni di lastre ceramiche che si ricollegano alla storia dell’azienda per la collaborazione con artisti e designers; “Matrice” dello studio BRH+ di Barbara Brondi & Marco Rainò, “Metamorfosi” di Marco Casamonti di Archea Associati, “Euridice” di Giorgio Griffa, “Archeologie” di Franco Guerzoni, “Storie” di Giorgia Zanellato & Daniele Bortotto, “Tesori” di Matteo Nunziati.
La collezione “Storie”conquista diversi premi: nel 2016 il “NYCxDESIGN Award” promosso dalla rivista statunitense Interior Design Magazine dalla fiera ICFF – e l’Hospitality Design Awards. Il premio tedesco“Red Dot Award: Best of the Best” nella categoria “Product Design 2017” e il “Good Design Award 2017” nella categoria “floor and wall coverings” del Chicago Athenaeum-museum of architecture and design.
Nel dicembre 2016 viene inaugurato lo show room di Cedit a Milano nel Foro Bonaparte e l’anno successivo in occasione del Fuorisalone nei nuovi spazi vengono presentate le collezioni “Frammenti” di Martin Gamper e “Cromatica” firmata da Formafantasma di Andrea Trimarchi & Simone Farresin. Quest’ultima viene premiata nel 2017 con l’“Archiproducts Design Awards” nella categoria “Finishes” e ottiene l’“Honoree” nell’ambito del concorso internazionale “Best of Year Award” promosso dal magazine statunitense Interior Design.
Nel 2018 in occasione del centenario dalla nascita di Achille Castiglioni, Cedit per l’occasione riedita il vaso in ceramica “Lapis” progettato nel 1968 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Viene proposto in tre dimensioni e diversi colori.
Nel corso dell’anno viene proposta la seconda edizione del premio “CEDIT per Object”, nato per promuovere giovani designers emergenti. Il concorso viene vinto dall’opera “Souvenir of the last Century Stool 05” di Studio Nucleo. Acquistata da Cedit per esporla nelle vetrine del Florim Flagship Store di Milano durante tutto il Fuorisalone. Successivamente viene donata alla Collezione Permanente del Triennale Design Museum di Milano.
Sempre nel 2018 per la Milano Design Week viene presentata la nuova collezione “Rilievi” disegnata da Enrica Cavarzan & Marco Zavagno di Zaven, caratterizzata per la presenza di elementi ceramici a rilievo sulla superficie. La linea riceve diversi riconoscimenti: il prestigioso riconoscimento del “Red Dot Award 2019”, l’“Archiproducts Design Awards 2018”, il “NYCxDESIGN Award 2018”, il “Good Design Awards 2019”, l’“iF DESIGN AWARD 2019” e ottiene la nomination del premio “EDIDA – Elle Deco International Design Awards 2019”.
Nel 2019 vengono presentate le collezioni “Araldica” di Federico Pepe e “Policroma” di Cristina Celestino. La prima conquista la 69esima edizione dei “Good Design Awards” del Chicago Athenaeum, Museum of Architecture and Design in collaborazione con l’European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies. La seconda viene premiata con l’“Archiproducts Design Awards 2019”, l’“EDIDA 2019” dal magazine Elle Decor Japan, in occasione del Salone del Mobile riceve il “Wallpaper* Design Awards 2020” e il “Red Dot Award 2020”.