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Marazzi – Marazzi Group S.r.l. a Socio Unico




V.le Regina Pacis 39 41049 Sassuolo MO
https://www.marazzi.it
info@marazzi.it
0536 860800
Profilo Produttivo
Pavimenti, Rivestimenti, Mosaico, Pezzi speciali, Battiscopa, Impasto per terzi, Sanitari, Frangisole
Tipologie
  • Faenza smaltata dal 1935
  • Terraglia smaltata nel 1969
  • Fire Clay nel 1969
  • Klinker dal 1980
  • Grès porcellanato dal 1985
  • Cottoforte (faenza smaltata) nel 1985
  • Monocottura rossa (grès rosso) dal 1985
  • Monocottura chiara porosa dal 2000
  • Grès porcellanato smaltato dal 2000
  • Klinker trafilato dal 2000
  • Grès rosso e colorato dal 2015

Evoluzione giuridica e anagrafica
1969 denominazione: Ceramica Marazzi Filippo S.p.A.
1980 denominazione: Marazzi Filippo S.p.A (Consorzio Marazzi Ceramiche)
1985 denominazione: Marazzi Ceramiche S.p.A.
1989 acquisizione Ragno
2000 denominazione: Marazzi Gruppo Ceramiche S.p.A.
2010 costituzione di Marazzi Tecnica
2010 Marazzi Group S.p.A. a Socio Unico
2013 Acquisizione da parte di Mohawk Industries Inc.
2015 denominazione: Marazzi Group S.r.l. a Socio Unico
Descrizione
Marazzi è uno dei marchi più noti nel settore delle piastrelle di ceramica. Presente in più di 140 Paesi, è globalmente identificato come sinonimo di ceramica di qualità per pavimenti e rivestimenti e simbolo del Made in Italy nel settore dell’arredamento e del design. Marazzi è stata fondata nel 1935 a Sassuolo, in un’area che sarebbe diventata il polo all’avanguardia a livello internazionale nella creazione di piastrelle di ceramica di pregio e cresciuto nei decenni insieme all’azienda. Si devono infatti a Marazzi le principali innovazioni tecnologiche, di processo e di design nel settore delle piastrelle, alcune delle quali rappresentano fondamentali passaggi della storia della ceramica moderna che hanno reso l’azienda e il distretto, un punto di riferimento per l’intero mondo della ceramica. Una costante attitudine alla ricerca e alla sperimentazione, la capacità di anticipare i cambiamenti e le evoluzioni dell’abitare, dell’architettura e del design, l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità.

La storia di Filippo Marazzi, inizia con l’acquisto di una drogheria in società con i fratelli; un percorso transitorio che cambia direzione verso il settore dell’imprenditoria ceramica. Fondatore dell’azienda, Filippo Marazzi, classe 1874, proprietario di un’avviata drogheria, compiuti sessant’anni, nel 1935, si assume il rischio di azzardare nel settore della produzione di piastrelle. In un’area di sua proprietà dove sorgevano due lunghi filari di pioppi, nel settembre del 1934, decide di tagliarli all’altezza di quattro metri da terra e di farne le colonne portanti della sua azienda.
Nasce così, da una struttura provvisoria, il primo stabilimento produttivo della fabbrica Marazzi. Gli impianti provenivano dalla Germania, fornaci tipo Hoffmann a cui ci si affidava per la realizzazione del biscotto. Il forno, dedicato alla seconda cottura, era dotato di strutture tubolari dove alloggiavano le piastrelle smaltate, disposte manualmente da un operatore.
Negli anni Cinquanta, prende le redini dell’azienda il figlio, Pietro che trasforma la fabbrica da una struttura provvisoria in un’industria evoluta. Erano gli anni del dopoguerra, e Pietro sapeva che c’era la necessità di ricostruire le case distrutte della seconda guerra mondiale.
Come aveva pronosticato Pietro Marazzi, si presenta un periodo di grande richiesta, Dalla collaborazione con lo studio milanese Ponti, Fornaroli e Rosselli, nasce nel 1960, un’inedita tipologia: “Quattro volte curva” (concava su due lati e convessa su quegli opposti, l’elemento modulare che gioca sul dialogo tra vuoti pieni), che porta la firma del noto architetto Giò Ponti. La piastrella passa alla storia dell’architettura d’interni con il nome Triennale, dal luogo in cui viene presentata per la prima volta e dove conosce un immediato successo. Grazie alla determinata ricerca di Pietro, furono sostituite le fornaci in forni a tunnel, importati anch’essi dalla Germania e viene introdotto il nuovo processo produttivo della monocottura (1970).
All’inizio degli anni Settanta il design di una serie di piastrelle viene affidato a due nomi di punta dell’alta moda internazionale: Paco Rabanne ed Elvira Leonardi Bouyeure in arte Biki. Quest’ultima, progetta una linea di piastrelle dalla decorazione geometrica in grès smaltato con rilievi. Marazzi collabora con un altro noto stilista Italiano: Federico Forquet che attribuisce uno stile rigoroso e un’espressione precisione e pulizia della linea. Lucio Fontana progetta per Marazzi, una piastrella molto semplice, ma estremamente sofisticata, dallo sfondo nero solcato da una griglia di sottili linee verticali di colore bianco.
Nel 1975 attraverso la collaborazione di un laboratorio di Parma, Marazzi brevetta la monocottura veloce, riducendo il ciclo di produzione delle piastrelle da ventiquattro ore a un’ora di tempo. Da questo momento, ci si affida a un solo forno per garantire il prodotto finito. Pietro Marazzi si spegne nel 1978, lasciando l’azienda nelle mani del figlio Filippo.
Sul finire degli anni Settanta, Marazzi era in grado di produrre piastrelle di grande formato, 60×60, categoria di prodotti che all’epoca, erano considerati di difficile realizzazione.
Erano i primi anni Ottanta, quando nacque all’interno della Marazzi: Il Crogiolo, il laboratorio internazionale di sperimentazione tecnica ed estetica, uno spazio di progettazione e realizzazione di prototipi ideati da designer, architetti, storici dell’arte studenti o semplici artigiani dal particolare estro creativo.
L’azienda collabora con quattro fotografi di fama internazionale: Cuchi White, Charles Traub, John Batho e Luigi Ghirri, lasciando piena libertà d’interpretazione delle superfici al fine di scoprire nuove idee e valorizzarle. Nel 1982, vengono inaugurate le sedi produttive estere: Marazzi Iberia e la American Marazzi Tile.
Nel il 1986 viene ideata la linea Enduro. Creazioni smaltate a metà forno ancora incandescenti, frutto dalla collaborazione con l’architetto Adalberto Dal Lago. All’epoca viene integrata una seconda linea con materiale destinato al rivestimento, in seguito impiegata anche per la pavimentazione denominata: I Sigilli, realizzata in grès porcellanato.
Nel 1989 acquisisce l’azienda Ragno, secondo leader del mercato italiano nella diffusione del prodotto ceramico.
Nacque SistemA, un brevetto Marazzi, costituito da grès cristallizzato altamente performante, una restituzione cromatica fedele a quella dei prodotti smaltati che spazia dai toni neutri alle sfumature calde e fredde. Negli stessi anni in cui si era concentrati sulla ricerca della cristallizzazione del colore, nasceva Treverk, grande resistenza chimica, fisica e meccanica del grès porcellanato colorato in massa, Treverk, consente di recuperare l’accogliente calore del legno anche per moderne condizioni di elevato utilizzo.
Un’altra serie prodotta in seguito, nel 2004, è I Muri, destinata al rivestimento murale evocando la pittura 3D degli anni Settanta. Piastrelle nel formato 60×60, prestandosi anche al rivestimento esterno degli edifici, per diventare: pareti ventilate.
Nel 2011, Marazzi presenta Treverkhome, caratterizzata da nervature percettibili al tatto, e in seguito: Treverkchic perfeziona la ricerca introducendo nuovi colori e formati. Nel 2012 scompare Filippo, discendente della terza generazione della famiglia.
La tecnologia digitale ha raggiunto la perfezione nell’imitare il legno, il marmo e la pietra, il grès, viene stratificato sia graficamente che strutturalmente servendosi della grafica del legno, cemento e granuli. Blend, nel 2013, è il primo esempio di stratificazione di materie di diversa natura. Mystone, nel 2014 rappresenta gli effetti ceramici di Treverk, ma a livelli superiori ottenendo una perfetta imitazione. Marazzi prosegue la ricerca sui rivestimenti delle pareti valorizzando, in soli 6 mm di spessore, la reinterpretazione dei materiali naturali. Rigore progettuale e la passione per la ricerca, Marazzi, oggi parte di Mohawk Industries Inc., gruppo leader mondiale nel settore del flooring, quotato al New York Stock Exchange. Marazzi, rafforza la sua congenita vocazione all’internazionalità, intraprendendo un percorso di sviluppo con investimenti sui sistemi produttivi e sulla ricerca di nuove soluzioni ceramiche per l’abitare.


Riconoscimenti
  • 2004 - 2005 Ceramics of Italy Tile Competition (Institutional Winner)
  • 2005 Ceramics of Italy Tile Competition (Commercial Winner)
  • 2015 Ceramics of Italy Tile Competition (Institutional Honorable Mention)

Certificazioni Ottenute
  • CERTIFICAZIONE ISO 14001
  • CERTIFICAZIONE ISO 9001
  • CERTIQUALITY-UNI e CEN-Keymark
  • ECOLABEL
  • EPD
  • LEED


Spot publicitario della fine degli anni '60
Spot pubblicitario di Gavino Sanna del 1975
Modena. Il gruppo Marazzi presenta le nuove piastrelle per il pavimento del soggiorno decorate da disegni di stilisti dell'alta moda (1970)
Documentazione Fotografica

Piastrelle "Bollo marron" a firma della stilista Biki, realizzate in grès rosso a rilievo, smaltato per campiture, 1969-70. Immagine tratta da: CA Ceramica per l'Architettura n.37, marzo 2000, p.17.

Immagine pubblicitaria tratta dal periodico: Cerannuario 1979-1980, [p. 183]

Immagine pubblicitaria tratta dal periodico: Interni, n. 319, aprile 1982 [p. 61]

Immagine pubblicitaria tratta dal periodico: Interni, n. 320, maggio 1982 [p. 10]

Flanders Expo s St Denis, Belgio. Pavimentazione con Serie Enduro 30x30 cm, tipo Cielo. Immagine tratta da: CA Ceramica per l'Architettura n.1, settembre 1987, p.59.

Centro polifunzionale "Le due Torri" di Via Larga, Bologna. Parete ventilata con piastrelle della serie Enduro 59,2x59,2 cm, Marazzi Tecnica. Immagine tratta da: CA Ceramica per l'Architettura n.29, luglio 1997, p.4.

La Paul L. Cejas School of Architecture, nel campus della Florida International University a Miami è stata oggetto di un intervento con i materiali Marazzi e Vogue che nel 2005 si è aggiudicato la categoria Istituzionale al Ceramics of Italy Tile Competition. Il progetto è di Bernard Tschumi Architects.

Immagine pubblicitaria tratta da: Catalogo espositori Cersaie, Bologna 2-6 ottobre 2007

Modulo 30x30 cm della serie Soho realizzato in grès porcellanato ad impasto colorato, con tecnologia continua, 2008.

Raffinato dialogo fra lucido e opaco, la collezione "New York" distilla una gamma colori essenziali , che oppongono al bianco neutre sfumature beige, marroni, grige e nere. Un mondo metropolitano, intenso e contemporaneo, nel quale il grès porcellanato si rivela e si nasconde evocando le sembienze scabre del cemento e dell’intonaco. 2008.

Il "Progetto Triennale", presentato a Milano nel 2011, ha recuperato la piastrella 4 volte tonda che Gio’ Ponti e Alberto Rosselli pensarono per la Triennale di Milano del 1960. Con questa operazione Marazzi Tecnica ha aperto un dialogo tra storia e futuro, design e produzione industriale, forma e materia, arte e architettura.

Clays esprime la volontà di reinterpretare in ceramica materiali semplici ed autentici, rivalutati per un gusto hèritage, per rispondere ad un'attualissima necessità di ambienti informali, rassicuranti ed accoglienti. Clays sposa l’estetica del cemento e del cotto creando una superficie esaltata da sfumature intense, fioriture e pennellate: dettagli che arricchiscono e caratterizzano la materia. 2015.

Materika rielabora il cemento nella sua espressione più elegante, con l’utilizzo di superfici satinate, che non riflettono la luce. Il prestigioso formato cm 40x120, la gamma cromatica si ispirata ai colori naturali dei cementi, esprime al meglio le caratteristiche di questa materia. Strutture tridimensionali e decori con diversi grafismi completano il progetto, 2016.

Mystone Lavagna trae la sua ispirazione dalla pietra ardesia (comunemente conosciuta anche come “lavagna”) quando questa si presenta nel suo colore più scuro, il nero, a causa dei residui di carbone che si ossidano a contatto con l’aria e il sole. Ideale per rivestire pavimenti e pareti di ambienti interni ed esterni con la possibilità di creare soluzioni di continuità visiva indoor/outdoor, 2017.

Nuovo Headquarter Prysmian Group, Milano, è il progetto di Maurizio Varatta che si è aggiudicato la Categoria Istituzionale nel Concorso "La Ceramica e il Progetto" del 2018.

Il progetto Grand Carpet, realizzato in 6 diversi moduli 120x240 cm a spessore 6 mm, rappresenta un approccio inedito alle grandi lastre e al gres porcellanato. Grand Carpet è destinato al rivestimento di superfici indoor e outdoor, orizzontali e verticali, sia in ambito residenziale che contract. Contamina il disegno del tappeto orientale con la tradizione Kolam di decoro effimero a pavimento con il riso ma anche con il Mehindi, il tatuaggio temporaneo rituale indiano. Project by Antonio Citterio Patricia Viel, 2018.

"Grande" è la collezione di lastre in grès porcellanato con superfici cangianti effetto metallo, pietre e marmi rari satinati e lucidi, colori pieni nei nuovi formati 160×320 cm, in 6 mm di spessore e 162×324 cm in 12 mm di spessore. Offre la possibilità di creare anche elementi d'arredo, top bagno e cucina, piani lavoro, facciate architettoniche, soluzioni indoor e outdoor e opzioni tailor made. 2018.




Amaranto Carlotta
Dalla Costa Amleto
Peynet Raymond
Nagasawa S.
Bikì
Forquet Federico
Rabaneda Cuervo Francisco detto Paco Rabanne
Martini Venerio
Rosselli Alberto
Mandelli Mariuccia detta Krizia
Capron Roger
Caruso Nino
Martini Erminio
Ponti Giovanni detto Gio Ponti
Fontana Lucio

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MATER Ceramica

c/o Confindustria Ceramica
Viale Monte Santo 40
41049 Sassuolo MO - Italy

Telefono +39 0536 818 111
Email materceramica@confindustriaceramica.it

 

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