Alla scoperta di una produzione antica e raffinata di Sannio e Irpinia

Dalle falde del monte Erbano ai rilievi collinari dell’Irpinia, vi proponiamo un tuffo nella tradizione, la storia e le ceramiche di quattro splendide città con un itinerario che attraverserà i confini naturali di Sannio e Irpinia.

 

Partiamo dalla città che sorge ai piedi del monte Ebano e che, la leggenda narra, sia nata da un bacio dato la notte di S. Lorenzo mentre una stella luminosa attraversò il cielo e cadde a valle: San Lorenzello.

Nonostante le ricostruzioni a causa del terremoto, il centro storico conserva l’interessante struttura urbanistica medievale, ricca di valori ambientali nelle piazzette e nelle stradine coperte da volte, chiuso tra case che raccontano il gusto di più epoche.

Nella campagna, la produzione dell’olio extravergine si sposa con la fragranza dei famosi tarallucci, detti m’scuott. La visita può iniziare proprio qui, tra le folte conifere del monte Erbano dove è possibile raggiungere la chiesa di Maria SS. Della Sanità, ricca di preziose maioliche, tra cui il prezioso pannello realizzato da Antonio Giustiniani: la produzione ceramica settecentesca comprendeva oggetti di sapore arcaico e popolare ma anche oggetti dai temi di ispirazione religiosa, naturalistica, paesistica e allegorica.

Un’altra tappa essenziale è l’ex convento carmelitano, sede del Museo civico della Ceramica che conserva pezzi di produzione moderna e antica proveniente da tutta Italia.

 

Di valle in valle, passiamo al fiorente centro artigianale e mercantile di Cerreto Sannita.

Più volte ricostruita, la nuova città era aperta e caratterizzata da strade a “scacchiera” che attirò molte maestranze artigiane napoletane che portarono alla luce l’antica tradizione della ceramica.

Il Settecento fu il momento d’oro della ceramica cerretese che si contraddistinse per la sua finezza e ricercatezza nei particolari, che la fecero apprezzare anche dalla corte borbonica: ceramiche esposte nelle due sezioni museali che si dividono gli spazi del palazzo S. Antonio. Il Museo CERamica (MUCER) espone nel cantinone oltre 400 pezzi di ceramica, tra cui la collezione Mazzacane. Mentre, il Museo ARte CONtemporanea (MARCON) racchiude al suo interno una raccolta di opere dei maggiori ceramisti nazionali.

 

 

Spostandoci sul confine settentrionale dell’antico Sannio Irpino, possiamo trovare la città di Ariano Irpino. La ceramica di questa città è ornata e smaltata e presenta forme e decorazioni tipiche della città. Degli abilissimi artigiani produttori della ceramica popolare antica si hanno poche notizie, ma il ritrovamento di una fornace di età romana testimonia che la lavorazione fittile in loco è molto antica.

I frammenti del XIII e XIV sono conservati nel Museo Civico e presentano analogie con la ceramica di derivazione islamica e bizantina. Il Museo presenta una raccolta di manufatti ceramici di circa 250 pezzi.

La secolare produzione ceramica della città, trova nuova linfa vitale con il rilancio delle manifatture che abbinano il rinnovamento delle strutture e delle tecnologie con il recupero dei caratteri tipici della produzione.

 

L’ultima tappa del nostro itinerario riguarda un territorio ricco di argille quasi pure e di estrema plasticità: Calitri. L’abbondanza di argille e il ritrovamento di manufatti in ceramica risalenti alle epoche più antiche fanno supporre l’esistenza di fornaci già in epoche remote.

La ceramica calitriana raffigura stemmi o emblemi gentilizi, alberi, leoni o altri animali nel tipico colore azzurro; le figure erano poco usate e gli artigiani iniziarono a sfruttarle più tardi. Il motivo ricorrente era costituito dai “sing sing”, linee verticali che aumentando e diminuendo in lunghezza, fino a diventare un punto, decoravano la circonferenza dei manufatti; altri motivi decorativi erano la “rosa mascarina”, una rosa semplice che richiamava probabilmente quella selvatica.

Una specifica sezione dedicata alla produzione artigianale storica delle terrecotte e della ceramica, si può trovare nel Museo della Ceramica, che sorge negli ambienti restaurati del Borgo Castello, tra le rovine dell’antico castello di Calitri.

 

 

Per organizzare la vostra visita, vi consigliamo di rivolgervi agli Uffici Informazioni Turistiche delle varie città, che troverete in questo portale, nelle pagine dedicate alle città.

 

 

 

Fonti

Ricerche e censimenti del progetto Mater Ceramica

AiCC e Touring Club Italiano (a cura di) (2019), Le città della Ceramica, Milano, Touring Editore

San Lorenzello, https://www.comunesanlorenzello.it/index.php/vivere/cultura

Cerreto Sannita, https://www.comune.cerretosannita.bn.it/index.php/vivere/cultura/16

Calitri, https://www.comune.calitri.av.it/vivere-calitri/